finanza e politica

venerdì, febbraio 24, 2012

Nuove idee


Qui servono idee innovative. Per rilanciare l'Italia, L'Europa e l'Occidente.

La vecchia cassetta degli attrezzi non è più utilizzabile, ho l'impressione che anche la polemica sull'art 18 sia una battaglia di retroguardia. Il mondo è già oltre.
Qualche giorno fa un amico mi diceva: "ma di cosa stiamo parlando.... la Fiat a Torino ormai ha solo 5.000 dipendent; a Modena non produrrà il SUV per far concorrenza alla Cayenne della Porsche.....lo produrra a Detroit e a Modena ci metteranno solo il marchio del tridente".

Popolo di pensionati, sindacati di pensionati, imprenditori in pensione, e al governo un pensionato che ha lavorato solo per la UE e le grandi banche.

Abbiamo bisogno di idee nuove, in politica, in economia e in finanza!

Forza amici. Quali sono per voi le priorità? Dove vorreste andare?

7 Comments:

  • D'accordo su tutto, tranne che "...ma di cosa stiamo parlando".
    Espressione abusata e orribile, fa venire il vomito, soprattutto quando la senti ripetere a oltranza alla radio;-)
    ciao
    Buddy

    By Blogger Buddy Fox, at 6:41 PM  

  • Sai ch no ho capito..... cosa ripetono alla radio? (non ascolto mai la radio e quasi zero la TV)

    By Blogger duca, at 1:23 AM  

  • una considerazione.

    quando una ditta chiude succede che:

    - la ditta smette di pagare tasse
    - i dipendenti perdono il reddito e smettono di pagare tasse...
    - ...riducono i consumi (riducendo posti di lavoro e tasse di quelli da cui compravano)...
    - ...e magari chiedono anche sussidi allo stato.

    (ci sono altre conseguenze negative, ad esempio che nei distretti industriali in declino i prezzi degli immobili crollano, i crediti delle banche soffrono, ecc. cioé, si innesca un effetto domino. inoltre, si preclude la possibilitá di ripresa in futuro: quando le ditte hanno chiuso, non riaprono ai primi segnali di ripresa)

    alternativa.

    prima di arrivare a queste conseguenze estreme, lo stato potrebbe adottare misure tipo:

    - azzerare le tasse sulle ditte interessate
    - azzerare i contributi per i dipendenti (durante il periodo di emergenza o per tot anni)
    - ridurre oneri burocratici, controlli, ecc.
    - favorire/incentivare piani di ristrutturazione, aggregazione
    - favorire investimenti dall´estero atti a conservare i posti di lavoro (ditte estere possono avere motivazioni e obiettivi aggiuntivi), ecc.

    queste misure farebbero certamente crollare le entrate fiscali sulle imprese (dato che non pagherebbero tasse in quel periodo) e farebbero perdere ai lavoratori anni di contributi. MA queste conseguenze avvengono comunque se la ditta chiude. se la ditta chiude, inoltre, le conseguenze sono permanenti.

    con misure di questo tipo, invece, si eviterebbe o si attenuerebbe l´effetto domino, le ripercussioni sul resto dell´economia. inoltre, si permetterebbe ad alcune ditte di ristrutturarsi, unirsi o riqualificarsi--migliorando in tal modo le probabilitá di salvare i posti di lavoro.

    nik

    By Anonymous Anonimo, at 10:26 PM  

  • Concordo al 100%

    By Blogger duca, at 12:40 AM  

  • in realtá, sarebbe meglio applicare quelle misure subito e comunque, per tutti.

    per farlo, bisognerebbe peró tagliare le spese, ridurre i costi dello stato e gli intralci che lo stato mette. si potrebbe fare molto meglio con molto meno. in effetti, non é difficile trovare paesi dove questo avviene. basterebbe copiare.

    in pratica, peró, questo é improbabile che avvenga. troppi hanno interesse a mantenere lo status quo.

    nik

    By Anonymous Anonimo, at 12:25 PM  

  • btw, una considerazione sulle pensioni:

    la pensione dovrebbe essere una rete di sicurezza. dovrebbe garantire il sostentamento dignitoso. solo quello.

    quindi, non ha senso pagare pensioni di decine di migliaia di euro--solo perché quelli guadagnavano cosí prima. chi guadagnava decine di migliaia di euro al mese ha avuto ampio modo di risparmiare. non ha senso usare le pensioni per garantire il superfluo a qualcuno quando non c´é l´indispensabile per altri.

    riducendo la pensione max ad es. a €1500, si metterebbe un chiaro limite alla spesa pensionistica. inoltre, si potrebbero anche ridurre drasticamente i contributi di chi lavora, quindi aumentando la retribuzione. questo sarebbe uno stimolo all´economia, dato che permetterebbe un aumento dei consumi.

    nulla vieterebbe poi a chi vuole di farsi una pensione integrativa privata--senza oneri per lo stato.

    nik

    By Anonymous Anonimo, at 12:32 PM  

  • 1900 miliardi di debito pubblico, creati da chi dovrebbe trovare soluzioni per la crisi, a nome nostro. Debito fatto per al 90% per mettere in moto la macchina PARTITICA, decine e decine di livelli "politici" deleteri e assurdi (provincie, ATO, Unioni dei comuni, Comunita' montane, Regioni, finte aziende private per la gestione di acqua, gas, discariche che in realta sono riconducibile tutte sempre a organizzazioni partitiche) insomma una moltitudine infinita di parassiti politici che vivono alle spalle dei contribuenti. Ovviamente i rappresentanti dei parassiti hanno la faccia tosta di dire che l'Italia va in malora per colpa degli evasori che sarebbero tutti quelli che hanno la partita IVA. Ovviamente si dimenticano di dire che ci sono gli studi di settore per cui tutti comunque pagano salatamente!
    Soluzione? Tagli, tagli e tagli a tutta la parte pseudo politica sopra detta e l'Italia potrà rinascere!
    Non è più sopportabile gente che di mestiere fa il politico e in vita sua non ha mai prodotto nulla!

    By Anonymous Anonimo, at 4:43 PM  

Posta un commento

<< Home