finanza e politica

lunedì, gennaio 16, 2012

Un'Europa gestita da politi e tecnocrati vecchi senza voglia di rischiare e senza idee e che arrivano sempre in ritardo

Dov'è l'intelligenza in Europa? A sentire le dichiarazioni della Merkel e dei tanti politicanti UE sembra che le idee scarseggino. Invece di anticipare i problemi si cerca di tamponare le cose a disastro avvenuto. Un esempio? La dichiarazione di Prodi sulle Agenzie di Rating:

ai microfoni di Radio24 Romano Prodi: «Il problema è serio. Ci sono tre agenzie di rating che hanno azionisti precisi e rispondono ad un ambiente e a un clima ben preciso dominando i nostri mercati finanziari con i loro giudizi sugli Stati e sulle imprese. E non c'è un'azione per bilanciare e pareggiare questa influenza. Credo che i rimedi ci siano. Primo, aprire il mercato, che qualche struttura europea o cinese o turca si mettano sul mercato, ma sopratutto occorre che strutture soprannazionali, cominciando dal Fondo Monetario Internazionale si rendano conto che non possiamo lasciare i voti soltanto a 3 agenzie-imprese.

Ma se anche un piccolo Blog come questo aveva già spiegato tutto molti anni fa, invece di fare qualche vuota dichiarazione oggi, non potevano intervenire per tempo?

Qui abbiamo spesso spiegato il problema già nel 2008, ma gli intelligentoni di Bruxelles cominciano a pensare di chiudere la stalla solo dopo che sono scappati i buoi. (poi chissa quando la chideranno veramente)

10 Comments:

  • "che qualche struttura europea o cinese o turca si mettano sul mercato"

    Un'agenzia cinese già c'è: si chiama Dagong.

    Per il resto non vedo il problema: nessuno obbliga nessuno a fidarsi delle tre agenzie di rating. Del resto la BCE un anno fa circa ha deciso di accettare quelli che le agenzie di rating chiamano "junk bond" in garanzia (i titoli greci), togliendo quindi al rating ogni conseguenza "para-normativa".

    I nostri politici, italiani e europei, a cominciare da Prodi, sono contro le agenzie di rating? Che investano tutti i loro risparmi in BTP e lo annuncino pubblicamente: se le agenzie hanno torto non ci sarà nessun default, e loro anzi si metteranno in tasca un guadagno del 7% annuo...

    By Blogger Philip Michael Santore, at 3:02 PM  

  • le agenzie di rating, secondo me, sarebbero da ignorare del tutto. i mercati, per altro, giá scontavano il declassamento giá da prima.

    il problema é che i paesi sono davvero in condizioni economiche disastrose. che i politici si ostinano a mantenere un euro mal organizzato e peggio gestito, ormai insostenibile e a sua volta causa di ulteriori problemi.

    inutile prendersela con le agenzie di rating.

    nik

    By Anonymous Anonimo, at 4:06 PM  

  • Fondi e banche non possono ignorare le Agenzie di rating, perchè tutte le regole che ci siamo dati in questi anni non fanno che vincolare gli investimenti ai rating (Basilea 1 2 e 3) L'EBA e tutte le iperregolamentazioni dei vari euroburocrati fanno si che esistano automatismi collegati al rating.
    Insomma...... anche qui come su aerei e navi abbiamo il pilota automatico per cui il rischio non lo gestiscono più i gestori, ma tre agenzie di rating......insomma la massificazione dell'investimento.....chi si muove contrarian è fuori legge......un sistema che quando va bene fa salire i mercati per anni, quando va male li distrugge. Il pensiero unico, l'omologazione, la massificazione.......
    Fuck off i regolatori, viva la libertà di investire, di sbagliare da soli di scegliere strade alternative........

    Dopo la visita del campo di Aushwisc e Birkenau ricordo che ne usci con un immagine nel cervello: "la qualità totale applicata allo sterminio..... come l'uomo può essere perfettamente efficiente anche nell'organizzare le cose più aberranti."

    Stiamo attenti alle regole.... viva il pensiero libero.

    By Blogger duca, at 5:14 PM  

  • per un sistema che funzioni contano:

    - una buona organizzazione, con controlli e incentivi/disincentivi coerenti con l´obiettivo;

    - l´affidabilitá dei partecipanti.

    il sistema deve essere inoltre in grado di evolversi, adeguandosi alle mutate circostanze.

    sono d´accordo sul pensiero libero. ma serve anche un equilibrio di ordine e procedure.

    altrimenti il pensiero libero puó tradursi rapidamente in caos--che solitamente permette la libertá solo alle persone sbagliate.

    nel caso delle agenzie di rating, l´elemento di riflessivitá é un errore del sistema.

    nel caso della nave e dell´italia, direi che le regole vengano sistematicamente ignorate ovunque... che quella sia la "normalitá" a cui generalmente la gente é assuefatta.

    succede ovunque, ma in misura diversa.

    nik

    By Anonymous Anonimo, at 6:12 PM  

  • "esistano automatismi collegati al rating"

    Che li si modifichino, come la BCE ha modificato la regola del rating minimo dei titoli.

    Se poi, come dice nik, i mercati già scontavano il probabile declassamento, esso è stato un atto dovuto.

    By Blogger Philip Michael Santore, at 1:23 PM  

  • "Che li si modifichino"

    eh, certo! :) é quello che logicamente ci si aspetterebbe. ma di logico qui...

    nik

    By Anonymous Anonimo, at 4:57 PM  

  • Comunque, anche togliendo ogni conseguenza "para-normativa" al rating, rimarrebbe il problema di base: cioè che il rating persuade gli investitori, che tutto sommato se ne fidano, e ne influenza le scelte.

    By Blogger Philip Michael Santore, at 12:29 PM  

  • gli investitori competenti non usano il rating.

    il rating puó vincolare alcuni tipi di investitori (fondi, gestioni patrimoniali, ecc.). é una questione di tutela legale, piú che economica.

    il rating influenza invece i piccoli investitori ignari. il problema qui é che questi non sanno cosa stanno comprando--e non possono ovviare col rating o con altre scorciatoie simili.

    per il debito pubblico la soluzione semplice sarebbe di prevedere collaterale a garanzia di ogni emissione. il creditore saprebbe con certezza che alla fine riceverebbe: o il pagamento pattuito o il collaterale dato in garanzia. il rischio di default sarebbe eliminato, i tassi di interesse rimarrebbero bassi, i cittadini prenderebbero immediatamente coscienza dei problemi e chi ha gestisce male verrebbe presto cacciato.

    nik

    By Anonymous Anonimo, at 2:51 PM  

  • As usual, great advice for all communicators. Looking forward to hearing other tips from commentors

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    By Blogger Farhan Tanvir, at 2:57 PM  

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