finanza e politica

venerdì, gennaio 27, 2012

Terremoto in Emilia (Appennino di Parma magnitudo 5.4)

In Emilia si balla alla grande, terremoto di magnitudo 5.4 tra Parma e Lucca (Pontremoli?) ma per fortuna molto profondo (oltre 60 KM)
In ogni caso la sensazione di pericolo è evidente, come appare evidente il collegamento tra i vari terremoti (Verona, Reggio Emilia e Parma) anche se i soliti sismologi minimizzano.
Siamo scesi in strada di corsa dopo aver sentito un rumore secco e un sussulto. Ma la percezione è stata, fortunatamente di breve durata. Un amico che lavora sulle colline tra Reggio e Parma, mi ha detto che lì si è sentita fortissimo, molto più forte di quella di ieri.

Qui cominciamo a far confusione tra i grafici di borsa e quelli dei sismografi. La sensazione non è bellissima! Ora siamo tutti attenti al minimo movimento. Basta che la sedia si muova e si è subito tesissimi.

Subito dopo la scossa principale si sono avvertite altre piccole vibrazioni. Il fenomeno continua e non particolarmente simpatico.

giovedì, gennaio 26, 2012

L'interesse Nazionale Italiano


(sopra la carta dell'Italia nel 1815)


Da molti anni è sparito completamente nei dibattiti politici, su media e giornali il concetto di "interesse nazionale". Parlarne in Italia sembra politicamente scorretto. Un vero tabù. Ricordo un lungo articolo alcuni anni fa sulla rivista "Aspenia" ma poi non ho più visto nulla.
Eppure tra noi addetti ai lavori della finanza sempre più spesso si usa dire "ci stanno comprando" oppure "stanno comprando l'Italia a prezzi di saldo".

La realtà è che abbiamo parlato troppo di Europa di globalizzazione senza considerare che la UE non è neutra, ma dominata da interessi.

Per capire ciò di cui sto parlando credo sia molto utile leggere l'articolo che trovate nel link Si può essere più o meno in accordo sulle tesi di Gaiani, ma sicuramente tutti i temi trattati sono veri e riflettono scenari in cui l'Italia si trova a competere. Anche per chi si occupa di amministrare il proprio patrimonio personale o chi deve decidere le strategie della pripia azienda è importante capire i termini del problema delineati nell'articolo. Buona lettura.

martedì, gennaio 24, 2012

I nodi vengono al pettine


In questo periodo parlo molto di politica e poco di finanza in senso stretto. In realtà lo faccio perchè in questo momento storico è la politica a guidare la finanza. Quando dico la politica, intendo i vari accadimenti politici e non le parole dei vari leader. oggi vorrei evidenziare la protesta dei camionisti.
In Italia sta nascendo una protesta molto pericolsa, quella che viene dal basso. In Sicilia la chiamano la rivolta dei forconi, a Roma e Milano sono i tassisti, in Italia i camionisti. In genere sono categorie di piccoli padroncini, agricoltori, imprese unifamiliari. Tutti hanno in comune:
- non sono prototetti dai soliti sindacati CGIL CISL e UIL,
- non hanno reti di protezione economica pubblica.
- sono da soli in mezzo al mare della crisi
- vivono direttamente i problemi sulla loro pelle (impresa e lavoratori coincidono)

Se protestano e lo fanno con veemenza vuol dire che il "sistema è arrivato all'osso e non c'è più carne da spolpare"

Gli intellettuali salottieri che parlano da Vespa o da Santoro non hanno previsto questo e non lo capiscono nemmeno. I politici parlano di "precettazione".

In realtà sono lo specchio di una crisi che da finanziaria sta trasferendosi all'economia reale e che rischia di diventare devastante. presto anche i mercati ricominceranno a tenerne conto!

lunedì, gennaio 23, 2012

ENI in IRAN: solo 2%

La quota del petrolio che ENI estrae in IRAN è attorno al 2%. Pertanto l'eventuale embargo UE sul petrolio Iraniano è tracurabile per i bilanci ENI.

La vera forza del Dollaro

Dopo la foto agli infrarossi della Costa Concordia semiaffondata e con una umanità in fuga pubblico la foto di un'altra nave. La portaerei Lincoln che è "parcheggiata" di fronte alle coste iraniane. Due foto, due significati diversi!


venerdì, gennaio 20, 2012

Preferisco sempre evidenziare la parte migliore!


Storie di Politici, Medici,Commissari di Bordo. Storie di uomini veri!
SONO storie di eroi per un giorno. Persone che hanno aiutato altre persone a sopravvivere. Come quella di Mario Pellegrini, di un giovane ufficiale, di un medico di bordo e del commissario. In quattro hanno aiutato quasi 500 persone rimaste in trappola. Mario Pellegrini è il vicesindaco della piccola bellissima isola del Giglio. Salito sulla nave per aiutare, è stato l'ultimo a scendere. Parla della sua notte guardando dal porto la carcassa piegata, schiacciata dentro un mare ancora troppo freddo.

Quando la Costa Concordia e i suoi quattromila passeggeri è stata tranciata dallo scoglio, "nessuno ha sentito niente" racconta Pellegrini. "Io ero dall'altra parte dell'isola". Il Giglio a gennaio è vuoto, tranquillo, la gente a quell'ora era nelle case, fuori il gelo. La nave è passata vicino alla costa. "Troppo vicino. Succede a volte. Ma mai così", continua il vice sindaco. Quando la gente ha cominciato a sbarcare nel piccolo porto, ha deciso di andare a bordo per dare una mano. "Sono montato sul primo tender da solo, d'accordo col sindaco che rimaneva qua a gestire l'affluenza. Volevo salire sulla in nave per coordinare il trasporto delle persone, il nostro porto è piccolo, all'inizio volevo cercare un collegamento con qualche ufficiale, volevo arrivare come carica istituzionale, ma una volta salito, non ho trovato nessuno" dice parlando con accento toscano, interrotto da altre persone che gli chiedono cose. L'isola è ancora scossa, è stata svegliata di notte, ha aperto case negozi, chiese. Ha dato coperte, ha reagito come poteva, accolto, riscaldato, nutrito.

"E' gente di mare, che il mare lo conosce. Devo ringraziarla la nostra gente, devo farlo di cuore", si interrompe. Poi ricomincia. "Sono arrivato dal lato destro della nave e sono salito. C'era confusione, la gente cercava di scendere, si accalcava, voleva raggiungere la terra. All'inizio ho cercato qualche ufficiale, ma poi non ho visto nessuno. Non c'era molta professionalità, dell'equipaggio vedevo soprattutto commissari, era difficile perfino farsi capire. Così ho passato i primi venti minuti, a cercare. Ma mancava una guida, la gente era da sola, quando ho capito che gli ufficiali non li avrei raggiunti, ho cominciato a caricare da solo la gente sui tender". La situazione da quel lato della nave si è tranquillizzata in breve "i tender alla fine scendevano quasi vuoti" racconta, "non c'era più pericolo da quella parte".

Ma dall'altra sì. Sul lato opposto la nave si stava inclinando. L'acqua aveva raggiunto i corridoi. "A sinistra c'era il dramma" continua Pellegrini. "Era buio, le pareti erano diventate i pavimenti, i corridoi erano allagati, ma dentro, al chiuso, in trappola, c'erano quasi 500 persone, non riesco a fare una stima, ma erano perse, nel panico, si tenevano alle pareti che ormai erano di traverso. Scivolavano. Nella confusione ho trovato una scaletta. L'aveva messa un ufficiale, anche il solo che ho trovato. Un ragazzo che veramente ha salvato la vita a tante persone. Ma dopo quella notte non l'ho più visto, lo devo ringraziare".

Sul lato sinistro si sono ritrovati in quattro. Pellegrini, il giovane ufficiale, un dottore e un commissario. Sono stati loro a salvare oltre cinquecento persone. Non sono andati via finché dalla nave non sono scesi tutti. "La gente urlava, si urlava addosso. Si spingeva, scavalcava bambini, anziani. Avevano tutti paura. Insieme all'ufficiale abbiamo cercato di metterli in fila, abbiamo dato loro un piano da seguire. Li portavamo alla scaletta, per farli passare. Ma l'acqua continuava a salire. Col dottore e il commissario li abbiamo presi e portati sulla parte alta della nave. Devi immaginare, c'erano persone anziane che si muovevano piano, dovevamo spostarli sulla ringhiera di notte, col freddo, c'era buio. Non ce l'avremmo fatta se non fossimo stati una squadra, improvvisata, ma una vera squadra", racconta. I nomi li conosce per averli chiamati in quelle ore di confusione. Voci su altre voci. Non è sicuro. Ripete solo "l'ufficiale, il dottore, il commissario". Li ringrazia, lo fa continuamente. Perché sa lo sforzo e l'importanza di un aiuto, lucido, e coraggioso.

"Nell'acqua alla fine abbiamo trovato 8, forse 9 persone che non riuscivano a passare. Erano le ultime però. E' stato lo sforzo finale, le abbiamo tirate su a mano, spinte verso l'alto con la corda, c'era una ragazza ferita asiatica ma col dottore siamo riusciti a far passare tutti. Quando sono stati all'aria aperta il panico si è calmato. Una volta fuori tutti hanno capito che c'era speranza, che c'erano i tender, che sarebbero riusciti a toccare terra. Così abbiamo anche avuto il tempo di coordinare la discesa, di riscaldarli con un gommone che abbiamo fatto a pezzi e trasformato in una specie di coperta. Poi abbiamo fatto altre due ispezioni per vedere se c'era ancora qualcuno sotto, per due volte, per essere sicuri. E alla fine siamo andati via", continua.

I tender hanno portato le persone sull'isola. Quattromila persone infreddolite. "Quelli della nave non sapevano neanche bene guidarli. E' venuta la gente del Giglio a farlo. E' gente di mare. A me piace la vigna.. Ma loro sono uomini di porto", dice Pellegrini. L'ufficiale, il dottore, il commissario e il vicesindaco sono scesi per ultimi. Non insieme, ma insieme alle persone che avevano aiutato, alle 5 di una mattina grigia.

"A terra al dottore ho offerto una birra. Gliel'avevo promessa mentre eravamo sulla nave. Ma dopo non l'ho più visto. Neanche gli altri tre". Il Giglio ha ospitato tutti, tranne gli ufficiali della Costa Concordia, "loro li hanno portati subito nelle caserme", spiega. E sulla rotta della nave non ha niente da dire. "Non si sa perché hanno fatto questo. Non c'era nessuno da omaggiare, nulla da vedere a terra.. Non si sa perché si sono avvicinati così all'isola. La gente di bordo non stava neanche sulle passeggiate, stavano a cena, faceva troppo freddo, non si sa perché hanno fatto così. E' difficile capirlo", ripete e il suo è un dubbio che suona vero, senza accuse, né polemiche. Poi cambia discorso, torna a ringraziare l'ufficiale, il dottore e il commissario. "Mi piacerebbe trovarli" dice, "da solo non avrei mai potuto fare nulla. Insieme ci siamo dati coraggio".

giovedì, gennaio 19, 2012

Un filo sottile?



Secondo voi c'è un filo che lega le seguenti notizie?

- Riunione dei Segretari di PDL, PD e UDC - L'EBA che sta obbligando tutte le nostre banche a ricapitalizzare togliendo la propietà alle fondazioni (l'ultima in ordine di tempo potrebbe essere Monte dei Paschi banca del PD)
Incontro di Monti con Cameron

Chissa che l'attacco alle banche italiche (molto più che l'aumento dello spread)
non stia spingendo i notri politicanti ad un ravvedimento e ad un cambio di strategia (economica, ma anche di politica estera).

L'essere il primo premier UE che fa visita a Cameron dopo lo strappo vuol dire moltissimo.

martedì, gennaio 17, 2012

Cosa diceva Cossiga di Draghi?

Ecco un video interessante, da non perdere, soprattutto la seconda parte.

Una amara considerazione, oggi di uomini collegati a Goldman Sachs ne abbiamo due, uno alla BCE, e uno come capo del Governo.

Aiutoooooooooooooo, svenderanno anche gli ultimi gioielli di famiglia?!

Uomini, ominicchi e quaccuaraccuà

Il Comandante della Costa Concordia è un quaccuaraccuà.

La registrazione delle telefonate

Certo che ad ascoltare le telefonate tra la guardia costiera e il comandante della Costa Concordia si capisce tutto. Il comandante più che un ufficiale preparatissimo sembra un idiota spaurito, uno dei tanti passeggeri che non sanno cosa fare. Non risponde, accenna qualcosa, parla in dialetto. Ma come l'hanno selezionato uno così. Ha lasciato i suoi uomini e la nave senza coordinamento.

Ancora una volta si è evidenziato come i disastri derivano dalla mancanza di responsabilità e di leadership di chi sta al comando.

lunedì, gennaio 16, 2012

Agenzie di rating: come morire di regole

Un amico mi ricorda che potremmo anche non ascoltare le Agenzie di Rating.

Purtroppo temo di no!
Perchè Fondi e banche non possono ignorare le Agenzie di rating, perchè tutte le regole che ci siamo dati in questi anni non fanno che vincolare gli investimenti ai rating (Basilea 1 2 e 3) L'EBA e tutte le iperregolamentazioni dei vari euroburocrati fanno si che esistano automatismi collegati al rating.
Insomma...... anche qui come su aerei e navi abbiamo il pilota automatico per cui il rischio non lo gestiscono più i gestori, ma tre agenzie di rating, Insomma la massificazione dell'investimento, chi si muove contrarian è fuori legge. Un sistema che quando va bene fa salire i mercati per anni, quando va male li distrugge. Il pensiero unico, l'omologazione, la massificazione.
Fuck off i regolatori, viva la libertà di investire, di sbagliare da soli di scegliere strade alternative.

Dopo la visita del campo di Auschwitz e Birkenau ricordo che ne uscii con un immagine nel cervello: "la qualità totale applicata allo sterminio..... come l'uomo può essere perfettamente efficiente anche nell'organizzare le cose più aberranti."

Stiamo attenti alle regole! Di regole si può anche morire! Viva il pensiero libero.
Riprendiamoci in mano il nostro futuro disboscando le regole che ci impediscono di muoverci. Che la politica ritorni a fare il suo mestiere che è quello di disegnare un futuro positivo per l'Europa.

Grandissimo articolo: l'uomo non deve fidarsi solo della tecnologia ma rimanere vigile e responsabile.


La tragedia della Costa Concordia deve far ragionare sulla fiducia cieca dell'uomo moderno sulla tecnologia e sui sistemi informativi. L'uomo deve sempre rimanere l'unico responsabile delle sue azioni.
Invito a leggere l'articolo che nella seconda parte ha una valenza generale che va ben oltre il contingente.

Costa Concordia: parla l'equipaggio


Che brutta bestia l'informazione di massa. che brutte bestie i giornalisti incompetenti che vanno solo a caccia di titoloni; anche in finanza è la stessa cosa: quando tutto va su tutti scivono bene e quando tutto va giù fanno profezie da apocalisse.
Anche sul disastro della Costa Concordia, dove certamente ci sono colpe, anche molto grandi da individuare e colpire, i nostri giornali hanno già deciso tutto.
Qui diamo voce allo sfogo di uno dei 1000 membri dell'equipaggio che si ribella alla criminalizzazione di tutti.


Katia Keyvanian
Cari Ragazzi, sono alla stazione di roma, che aspetto il treno per tornare a casa. Sono in un internet point, perchè ovviamente non ho piu' il mio computer.... fa compagnia ai pesciolini!!! dell'isola!! volevo solo ringraziare, tutti coloro che mi hanno scritto e telefonato, (finchè la batteria del mio cell. ha resistito) un abbraccio a tutti, e grazie!! ho comprato tutti i giornali possibili, anc...he stranieri, e leggo solo un sacco di schifezze, bugie, e fango gettato in maniera gratuita. Ho il treno tra 30 minuti.... giusto il tempo di scrivere due righe ai giornalisti!!! e se vogliono, chiamarmi o invitarmi alle loro trasmissioni...... da rispondere alla signora bionda, che si sta facendo il giro di tutte le trasmissioni, la quale è scesa tra i primi con la lancia, e se al suo salvagente non si è accesa la luce, è perchè non è finita in acqua!!! Idiot!!! Ciao a tutti!

Andate sul sito di Katia e leggete anche i commenti degli amici........un esempio di informazione in diretta vista da un'altra prospettiva: quelli che hanno rischiato la vita per salvare altre persone.
Una domanda: perchè nessuna TV ha mai intervistato membri dell'equipaggio? Eppure erano circa u 1/4 dei sopravvissuti. Nessuno poteva essere portato in studio e intervistato?
Perchè dare voce solo a qualche attricetta che sfrutta anche le tragedie per un po' di visibilità?

(La foto è tratta dal ponte di Costa Pacifica mentre manovra per uscire dal porto di Malta nel 2009)

Sono un contrarian e pubblico una testimonianza contrarian.

Ho viaggiato su una nave Costa della stessa classe della Concordia ed ho trovato un personale efficente e preparato, inoltre essendo per natura osservatore e attento alle questioni organizzative confermo che le dotazioni di sicurezza e le prove di abbandono nave sono state fatte con grande precisione. Per questo pubblico integralmente (maiuscole comprese, un articolo di un membro dell'equipaggio della Costa Concordia:

Purtroppo non ho il name tag, da fotografare, perchè l’ho perso in mare, assieme alla macchina fotografica!! Sono Katia Keyvanian, GSM – Imbarcata il giorno 13/1 per sostituire la collega del Concordia. Scrivo solo due righe, perchè ho un treno da prendere per tornare a casa!! Vorrei tanto essere invitata dai vari Giletti, Mentana, Vinci, e da tutti gli altri giornalisti, che senza cognizione di causa , senza aver verificato le loro fonti, e le notizie, scrivono e dicono un sacco di IDIOZIE!!! Vorrei poter rispondere, alla marea di idiozie e falsità che sono state dette! Per il momento ne dico solo una, poi, quando potrò scriverò di piu’. Abbiamo evacuato, al buio, con la nave piegata su un fianco 4000 persone in meno di due ore!!! Gli incompetenti non sono in grado di fare questo. Non è vero che il Comandante è sceso per primo, io ero sull’ultima lancia, e lui rimasto attaccato alla ringhiera al ponte 3, mentre la nave affondava. VERGOGNATEVI VOI GIORNALISTI INCOMPETENTI che avete scritto che lui è sceso per primo!!! Io ero sulla lancia, che mentre si allontanava, stava per essere schiacciata dai paranchi della nave che affondava e stava per sfondare il tetto della nostra lancia. Abbiamo tirato su in lancia un sacco di ospiti che erano finiti in mare, e mentre spogliavamo una ragazza bagnata per coprirla con la coperta termica, un ospite ci faceva un filmino con il telefonino!!! VERGOGNATEVI!!! abbiamo lanciato un salvagente in mare, e mentre tiravamo su un altro signore, io con la corda legata al polso per fare forza, e tirare su, un signore che fa la foto!! VERGOGNATEVI!!! abbiamo dovuto gestire un branco di pecoroni allo sbaraglio, e poi vengono a dire che noi siamo stati incompetenti??! VERGOGNATEVI!! mentre ero inclinata a fare uscire le persone che spingevano, e urlavano, poco alla volta nelle lancie, un uomo grande e grosso ovviamente pax, con la sigaretta in bocca. Quando gli ho chiesto “ma che caz.. sta facendo, fuma in questo stato, inclinati, al buio, con il carburante che potrebbe uscire!!” la risposta è stata “mi serve per lo stress”!!!!!!!!!!!!! ho una sola parola da aggiungere, prima di perdere il treno……… Noi ci siamo adoperati per gli ospiti, per salvarli, portarli in sicurezza, se sono salvi, è merito solo nostro, di tutto l’equipaggio, che ha fatto di tutto. Non vogliamo essere ringraziati, NO, abbiamo fatto solo il nostro dovere, ma non vogliamo nemmeno sentire tutte le fesserie, bugie, menzogne, tanto per fare lo scoop, o fare una trasmissione che sono state dette. 4000 PERSONE IN DUE ORE, AL BUIO… E INCLINATI, LI ABBIAMO PORTATI NOI, STAFF DEL CONCORDIA, A TERRA, NON SONO SCESI LORO IN SPIAGGIA CON IL SECCHIELLO E LA PALETTA, E LE FORMINE !!! li abbiamo portati noi!!!! Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli abitanti dell’isola del giglio, anche il sindaco, che è salito a bordo, a verificare la situazione, (non sapendo chi fosse lo avevo ripreso perchè non aveva il giubbotto!) ringrazio con tutto il cuore tutti, tutti gli abitanti dell’isola che si sono adoperati per tutti noi, con massima diponibilità, dandoci le loro coperte colorate, fatte all’uncinetto. cercando dei carica batterie per il cellulare, e tanto altro. Grazie a tutti loro. Ora scappo che devo prendere un treno, e andare a casa. A presto. Ah, dimenticavo…. agli altri dico VERGOGNATEVI

Un'Europa gestita da politi e tecnocrati vecchi senza voglia di rischiare e senza idee e che arrivano sempre in ritardo

Dov'è l'intelligenza in Europa? A sentire le dichiarazioni della Merkel e dei tanti politicanti UE sembra che le idee scarseggino. Invece di anticipare i problemi si cerca di tamponare le cose a disastro avvenuto. Un esempio? La dichiarazione di Prodi sulle Agenzie di Rating:

ai microfoni di Radio24 Romano Prodi: «Il problema è serio. Ci sono tre agenzie di rating che hanno azionisti precisi e rispondono ad un ambiente e a un clima ben preciso dominando i nostri mercati finanziari con i loro giudizi sugli Stati e sulle imprese. E non c'è un'azione per bilanciare e pareggiare questa influenza. Credo che i rimedi ci siano. Primo, aprire il mercato, che qualche struttura europea o cinese o turca si mettano sul mercato, ma sopratutto occorre che strutture soprannazionali, cominciando dal Fondo Monetario Internazionale si rendano conto che non possiamo lasciare i voti soltanto a 3 agenzie-imprese.

Ma se anche un piccolo Blog come questo aveva già spiegato tutto molti anni fa, invece di fare qualche vuota dichiarazione oggi, non potevano intervenire per tempo?

Qui abbiamo spesso spiegato il problema già nel 2008, ma gli intelligentoni di Bruxelles cominciano a pensare di chiudere la stalla solo dopo che sono scappati i buoi. (poi chissa quando la chideranno veramente)

venerdì, gennaio 13, 2012

Liberalizzazioni? No pannicelli caldi.

A leggere i documenti sulle liberalizzazioni sembra proprio che non contengano grandi idee. In ogni caso ai mercati non interesseranno più di tanto. Non è qui che si decide il futuro dell'Italia e della UE.
Solo pannicelli caldi che produrranno pochissimi effetti e per di più dilazionati nel tempo.

lunedì, gennaio 09, 2012

Il patto di Instabilità e Stagnazione

Noi blogger possiamo solo urlare il nostro dolore per la stupidità dei politici della UE riportando le idee che i nostri media ignorano.
Ecco un bellissimo articolo di Bertoncello il giornalista che ha per molti anni scritto perle di saggezza sul blog L'Investitore Accorto (che in passato ha messo in guardia dallo scoppio della bolla del 2007 ed ha anticipato la risalita del 2009) .

Da leggere e diffondere.

Le regioni della crisi dell'Eurozona

Mentre la Merkel a corto di idee sa solo proporre nuove tasse e nuovi sacrifici la BBC spiega con parole semplici e con pochi ma incisivi grafici le ragioni della crisi. (cliccare sul link)

Io sto con gli Inglesi

martedì, gennaio 03, 2012

LENR: energia pulita e a basso costo per il futuro del mondo

Il Primo Articolo dell'anno voglio che sia ottimista e per questo lo dedico alla nuova fonte di energia denominata LENR:
l'interesse crescente della Nasa nei confronti delle tecnologia LENR, ossia la fusione fredda è la conferma che qualcosa di eccezionale sta emergendo. Qualche mese fa, nel corso di una riunione condotta prsso il Glenn Research Center di Cleveland, nell'Ohio, alcuni scienziati dell'Agenzia spaziale americana, tra cui Joseph Zawodny, Gustave Fralick, Michael Nelson, Jim Dunn e Dennis Bushnell hanno parlato delle cosiddette LENR (Low Energy Nuclear Reaction), ossia delle reazioni nucleari a bassa energia, che potrebbero davvero essere rivoluzionarie.
Nel corso del meeting, non poteva di certo mancare un riferimento all'operato di Rossi e del suo E-Cat. Dennis Bushnell, chief scientist del NASA Langley Research Center, ha spiegato di voler andare a fondo della questione: “Abbiamo intenzione di scoprire cosa si cela dietro l'idea Rossi e capire che cosa è reale e cosa non lo è”. Bushnell Continua: “Ma gli affari di Rossi sono difficili da spiegare se non con qualche tipo di LENR”.

Se il 2012 sarà l'anno delle nuove energie questo potrebbe portare aneche una nuova ventatata di ottimismo sui mercati.

Su questo Blog continuerò ad informare costantemente gli amici sulle evoluzioni relative alla LENR e sulle novità sul E CAT di Focardi

L'evoluzione del mondo è sempre avvenuta grazie a forti discontinuità tecnologico/scientifiche e questa è di proporzioni gigantesche.

domenica, gennaio 01, 2012

Buon Anno


Buon Anno a tutti gli amici