finanza e politica

venerdì, novembre 04, 2011

I numei dell'Italia e quelli della Germania e Francia. E' ora che passiamo all'offensiva altrimenti ci distruggono con la scusa del debito.

Da un articolo del Sole 24 Ore del 25 ottobre una serie di dati aggiornati da EUROSTAT dimostrano che l'Italia è ben diversa dalla gracia e che al contrario anche Francia e Germania hanno i loro bei problemi. Solo che i media parlano solo di noi e sempre in negativo.

Ecco i numeri. Freddi numeri oggettivi.

"il Paese è ben vivo nei suoi punti di forza, come mostra lo straordinario dinamismo dell'export, con le vendite ai Paesi extra Ue di settembre superiori addirittura del 7,4% al massimo pre-crisi. Persino sulla crescita, la revisione delle serie storiche del Pil italiano operata dall'Istat, ha alzato la nostra crescita 2010 dall'1,3% all'1,5%. Dunque, lo scorso anno siamo cresciuti più della Francia. Se poi calcolassimo la variazione del Pil del 2010 degli altri maggiori Paesi Ue – ipotizzando anche per essi una diminuzione della loro spesa pubblica nella stessa misura in cui l'Italia l'ha virtuosamente abbassata prima di tutti (-0,5%) – il nostro Pil 2010 risulterebbe essere stato secondo per incremento solo a quello della Germania, con la Francia staccata (addirittura di uno 0,5%). Fatto non trascurabile, la revisione delle serie del Pil ha anche ridotto il livello del debito pubblico italiano del 2010 dal 119% al 118,4%: 0,6 punti in meno.
Lo scorso 7 giugno avevamo scritto su questo giornale che le esportazioni italiane stavano rapidamente riguadagnando terreno rispetto a quelle tedesche. Prevedendo che tra ottobre 2010 e settembre 2011 l'export italiano sarebbe tornato intorno ai 370 miliardi di euro, praticamente ai massimi storici. Ciò è avvenuto. La seconda notifica Eurostat sui deficit e i debiti pubblici dei Paesi Ue del 21 ottobre ha inoltre confermato il nostro deficit/Pil del 2010 al 4,6%; rispetto alla prima notifica dello scorso 26 aprile il deficit tedesco è stato alzato dal 3,3% al 4,3 per cento. Insomma, nel 2010 il disavanzo statale italiano è diminuito di 11 miliardi mentre quello della Germania è aumentato di quasi 30. L'Eurostat ha rettificato al rialzo il deficit francese dal 7% al 7,1%, quello spagnolo dal 9,2% al 9,3%, quello greco dal 10,5% al 10,6% e quello portoghese dal 9,1% al 9,8 per cento. Quanto poi al 2011, la nostra manovra finanziaria 2011-2014, pur partorita a fatica e discutibile in molti punti, consentirà all'Italia di centrare gli obiettivi di riduzione del deficit quest'anno e l'anno prossimo. E i Pigs? È ormai noto o assai verosimile che falliranno i loro target, Spagna compresa.
Sul debito pubblico l'Italia ha da lavorare molto. Ma non sono accettabili facili lezioni da Germania e Francia o dagli Usa. Massimo Mucchetti sul "Corriere della Sera" e Mario Deaglio sulla "Stampa" hanno ricordato che i circa 400 miliardi di passività della KfW, una sorta di Iri tedesco, curiosamente non rientrano nel perimetro del debito pubblico della Germania, che altrimenti sarebbe vicino al 100% del Pil. Secondo l'Fmi nel 2016 il debito Usa supererà quello italiano, mentre Luigi Zingales su queste colonne ha spiegato che se la Francia dovesse "salvare" con i propri soldi le sue banche, il debito pubblico di Parigi arriverebbe oltre il 130% del Pil.
D'altronde, i dati Eurostat sui rapporti debito/Pil aggiornati alla fine del secondo trimestre 2011, indicavano che già a quella data l'Italia era tra i Paesi Ue con la più bassa crescita dell'indebitamento pubblico rispetto al secondo trimestre dell'anno prima. Tra giugno 2010 e giugno 2011 il nostro rapporto debito/Pil è cresciuto di 2,3 punti di Pil, quello francese di 2,6 punti, quello inglese di 5,5 e quello tedesco di 5,6. Quanto ai debiti pubblici dei Pigs, quello spagnolo è aumentato negli ultimi dodici mesi di 8 punti di Pil, quelli greco e portoghese di circa 18 punti, quello irlandese di oltre 25 punti. "

17 Comments:

  • Se questi sono i dati Eurostat, cosa aspettano i nostri governanti a battere i pugni sul tavolo e fare sentire la loro voce? Allora oltre ad essere degli incapaci sono anche degli emeriti imbecilli. Da dove è partita e chi manovra questa cagnara sulla insolvenza Italia? Chi vuole renderci schiavi e colonia di bastardi teutonici e schifosi anglosassoni? I nostri media si sono bevuti il cervello? Aldo.

    By Anonymous Anonimo, at 11:26 PM  

  • Ma a che offensiva vuoi passare con questa classe politica di cialtroni.
    e comunque ormai è troppo tardi visto che siamo praticamente stati commissariati dall FMI e ormai la nostra sovranità l'abbiamo persa.

    By Anonymous Frank77, at 12:27 AM  

  • Never ever give up.

    By Blogger duca, at 1:44 AM  

  • Duca quello che dici in questo articolo dovrebbe passare su tutti i media nazionali per far capire che la situazione non è così grave, o meglio non è peggio di altri paesi.
    Già da un pò, anche molti noti blog di finanza che millantano di essere i numeri uno, sono diventati catastrofisti sulla nostra situazione, ognuno di loro dice "siamo stati i primi a fare questo e dire quello", oppure "noi ve lo diciamo da quattro anni", ma probabilmente hanno un tornaconto preciso a far così. E poi se provi a dire la tua opinione, si adontano e magari ti offendono anche. Siete rimasti veramente in pochi a essere realistici e a raccontare i fatti. Tu e Icebergfinanza credo.

    By Anonymous Anonimo, at 9:07 AM  

  • E' una parte dell'articolo apparso sul Sole 24 Ore del 25 Ottobre..... quindi un media importante..... ma quando la grancassa dei media è partita (ed è partita dai grandi media americani) è difficile fermarla.
    Ricordate l'aviaria e poi l'influenza..... qualcuno mise in giro la parola pandemia e i grandi media la ripresero e per un mese non parlarono d'altro e la gente non parlava d'altro.

    Io ricordo una mia amica (insegnante universitaria) che mi chiese se secondo me si poteva ancora viaggiare in treno o era troppo pericoloso?.
    In realtà furono due patacche grandiose confezionate dalle industrie farmaceutiche che rifilarono ai governi milioni i vaccini e con quelle patacche sistemarono i bilanci.
    Ora attaccano l'Italia perchè:
    -devono sviare l'attenzione dai problemi di USA e GB e Giappone
    - noi abbiamo ancora moltissime ricchezze e in questo modo se le comprano per poco!

    By Blogger duca, at 10:47 AM  

  • Tornatevene alla lira, allora.

    Cosí, fate vedere a tutti quanto siete forti!

    By Anonymous Anonimo, at 11:07 AM  

  • In questo momento i più forti sono proprio i PIIGS che tengono in mano il pallino del debito. Cosa succederebbe se tutti i PIIGS rinunciassero alla UE e congelassero i loro debiti sostituendoli con un bel "Debito Redimibile dello Stato a 50 anni al tassa dello 0,5%", tanto per non dichiarare il Defolt e mantenendo come moneta lo stesso Euro svalutato del 50%? Ne più e ne meno di ciò che è avvenuto in Giappone e di ciò che avviene negli USA. Il debito dei PIIGS diminuirebbe del 50%, il PIL aumenterebbe del 50%, aumenterebbe la produzione, aumenterebbero le esportazione, diminuirebbe la disoccupazione e la borsa sarebbe rivalutata del 50%. Chi detiene i nostri Titoli, si vedrebbe svalutato il valore del 50% pagabile a 50 anni, dovrebbe competere con una concorrenza più agguerrita, perderebbe i mercati dei PIIGS, le loro industrie fallirebbero assieme alle loro banche e, non sarebbero più in grado di ripartire. Chissà se a quel punto, tanti altri paesi della comunità non seguirebbero l'esempio dei PIIGS. Si potrebbe dire che chi scrive è diventato pazzo ma la pazzia a volte previene gli eventi portati all'eccesso. Aldo.

    By Anonymous Anonimo, at 1:20 PM  

  • Ciao Duca, ti leggo sempre con estrema attenzione e vorrei sottoporre al tuo commento una “ideuzza” che m’è venuta per il problema del nostro Debito pubblico.

    L’ho pubblicata sul mio sito (ma ti assicuro che non sto cercando di farmi pubblicità) e la trovi al seguente indirizzo.

    http://pensatojo.blogspot.com/2011/11/lidea-del-prestito-di-salvezza.html

    Avrei piacere di conoscere la tua opinione, vista la tua grande conoscenza dei mercati e di ciò che vi sta dietro.

    Tojo

    By Blogger Unknown, at 2:37 PM  

  • Egr. Vittorio Silva firmato Tojo. Ho visitato il suo sito e mio sono venuti i brividi. Perchè non cita la sua proposta con molta meno fantasia e più realtà chiamandolo semplicemente "Prestito forzoso o redimibile defolt"?. Con i tempi che corrono chi garantirebbe questo prestito? Gli immobili dello Stato sono obsoleti e si sa benissimo che chi li occupa si opporrà con tutti i mezzi trascinando in tribunale, per decine di anni, chi vorrà esercitare un privilegio . Il tutto si risolverebbe in un ulteriore presa per i fondelli da parte di uno Stato che ha nessun potere ma che si è sempre dimostrato una piovra nei confronti dei cittadini. Aldo.

    By Anonymous Anonimo, at 11:49 PM  

  • "i più forti sono proprio i PIIGS"

    la forza del ricatto, sí. ma non per le motivazioni che indichi, che sono errate.

    cmq, continuate cosí: stiamo arrivando al punto di rottura.

    spero che riusciate a far saltare l´euro.

    By Anonymous Anonimo, at 1:06 PM  

  • "il prestito di salvezza"

    speriamo che lo facciano e che molti abbocchino, cosí le banche straniere hanno modo di liberarsi dei titoli italiani.

    come soluzione, cmq, fa ridere. ammesso che ci siano sufficienti ingenui da fidarsi delle "garanzie" date dall´italia, servirebbe solo a fornire liquiditá. ma i problemi dell´italia sono STRUTTURALI.

    By Anonymous Anonimo, at 1:18 PM  

  • "- noi abbiamo ancora moltissime ricchezze e in questo modo se le comprano per poco!"

    e dove sarebbero queste preziosissime ricchezze?

    nei risparmi in bot e btp, magari? o i risparmi depositati nelle banche--piene di bot e btp, di mutui e prestiti a clienti che perdono il lavoro e a ditte che falliscono?

    oppure gli immobili--quelli travolti dal fango, magari. o quelli che giacciono invenduti perché la gente non ha soldi?

    oppure le azioni?!?

    veramente, di che parli???

    non vedi che quei dati che indichi non hanno alcun senso? non vedi che se aveste tutte queste ricchezze ora le usereste per pagare il debito, invece che andare in bancarotta??

    il problema dell´italia é il vostro modo di pensare, di illudervi... e di non prendere mai coscienza della realtá.

    By Anonymous Anonimo, at 6:11 PM  

  • Abbiamo avuto alcuni commenti anonimi stile disfattismo puro.
    Nessun dato, nessuna soluzione, nessuna idea, nemmeno un nick.
    Solo disfattismo allo stato puro.
    Io mi domando se queste persone sono vere o se c'è qualcuno che questo gioco lo mandi avanti scientificamente utilizzando alcuni media, molti giornalisti ignoranti e perfino i blog.
    Sono le profezie che una volta lanciate e diffuse ad arte (come le valanghe) si AUTOAVVERANO.

    Sconfiggiamo questo modo di ragionare e rimettiamoci a produrre idee, a lavorare per il nostro paese, a sconfiggerei i parolai catastrofisti.

    By Blogger duca, at 12:08 AM  

  • sí, duchino, é una cospirazione: ti tengono all´oscuro di quello che tutti sanno, vedono, dicono e scrivono ovunque.

    solo a te, evidentemente, é sfuggito che la bce ha comprato un centinaio di mld di euro di titoli italiani. altrimenti non li comprava nessuno--dopodiché il castello di carte crollava. cioé, l´economia italiana.

    senza quei soldi non ci si potevano piú pagare pensioni, stipendi, ecc.

    hai ragione quando osservi che anche germania ha troppi debiti. ma la germania riesce a rifinanziarsi senza l´assistenza della bce. noti la differenza? un´altra differenza che potresti rilevare é che mentre in italia le ditte chiudevano e la disoccupazione aumentava (nonostante la cassa integrazione), la germania aveva record di esportazioni e ridotto la disoccupazione al minimo.

    chiaramente, peró, un continuo appoggio all´italia comprometterebbe anche la credibilitá della germania e/o dell´euro. la germania non puó pagare per voi. e stampare euro porta ad inflazione, che distruggerebbe tutti. ossia, non si puó andare avanti cosí senza gravi conseguenze.

    e voi che fate?

    dite che i ristoranti sono pieni. che la crisi non c´é. che siete i piú forti di tutti. e non fate niente. NIENTE. nemmeno per tagliare quel mare di spese inutili, a partire da quella folle burocrazia. pensate di fare la caccia agli evasori... bella idea: basta versare piú acqua nello scolapasta e vedrai come si riempie! dovete tappare i buchi, ovviamente. sono appunto le riforme strutturali menzionate--non spiegate perché ovvie. se il messaggio incomincia con "c´era una volta, forse é piú chiaro?"

    dirtelo non é catastrofismo: la catastrofe é vera e ovvia (a tutti, tranne a te). e non sono previsioni che si autoavverano. é giá successo. ed é tanto piú sicuro che la situazione peggiorerá notevolmente, quanto piú vi ostinate a negare la realtá.

    caro duca, che forse un giorno sarai marchese, conte... o, piú probabilmente, uno dei tanti naufraghi del titanic su cui ti trovi, quando ti sveglierai scoprirai che grottescamente il parolaio sognatore sei tu.

    By Anonymous Anonimo, at 11:33 AM  

  • Bla Bla Bla....... e allora che fai tu? Che fra l'altro parli come se non fossi italiano.....

    Proponi, invece di dire inutili tiritele, senza cifre, senza dati senza proposte........solo bla bla bla......

    By Blogger duca, at 1:11 PM  

  • Bravo Duca, ben detto!
    Manda certi commentatori a scrivere su WSI :-D

    ciao
    Fabio

    By Anonymous Anonimo, at 2:16 PM  

  • "spero che riusciate a far saltare l´euro."

    pare che ci siamo.

    http://www.guardian.co.uk/business/2011/nov/09/european-debt-crisis-eurozone-breakup

    By Anonymous Anonimo, at 1:41 AM  

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