finanza e politica

giovedì, agosto 27, 2009

CINA: un grande punto interrogativo

Premessa
Nel titolo di questo Blog c'è la parola "politica" perchè chi scrive pensa che la politica influenzi moltissimo la finanza e addirittura in certi momenti la guida e ne determina i movimenti. In altre parole, nel breve termine (a volte anche per alcuni anni) è la politica a guidare la finanza. Poi nel lungo e lunghissimo termine gli eventuali squilibri sono sempre ricondotti a una sorta di equilibrio "di natura".
La Cina
E' il più grande esperimento economico di questi decenni: un paese monocratico guidato da una oligarchia con potere assoluto su tutti e tutto, che cerca di convivere con il capitalismo più sfrenato dove le persone sono numeri, dove non esistono sindacati dei lavoratori e dove una parte del potere economico (ad esempio le banche) è sotto la guida diretta del potere politico che le usa come leva per determinare lo sviluppo del sistema. Si potrebbe fare un articolo lunghissimo o addirittura una serie di pubblicazioni sulle "stranezze del sistema cinese". Qui mi limito a una sola considerazione di natura non ideologica:
Il sistema cinese è strutturato senza il meccanismo della concorrenza, e quindi tende in maniera naturale all'inefficienza. Chi mi legge penserà che sono pazzo........ma come, se i prodotti cinesi sono sempre i meno costosi!
In realtà lo sono perchè sfruttano una manodopera mal pagata e senza sicurezze sociali, utilizzano i beni naturali del territorio (acqua, aria, materie prime) senza pensare alle generazioni future, ma ed è questo il punto: non hanno ancora vissuto nessuna crisi economica paragonabile a quelle che hanno permesso ai paesi occidentali di eliminare le imprese inefficienti e di migliorare il sistema. In Cina il governo ha come unico fine uno sviluppo continuo e lo persegue con tutti i mezzi. Negli ultimi anni lo ha fatto utilizzando la finanza interna e internazionale forzando il credito interno, manipolando il cambio e molto probabilmente manipolando tutte le statistiche economiche.
Niente stampa indipendente
Noi poveri uomini della strada continuiamo a leggere cose bellissime della Cina, ma in realtà non abbiamo reportage indipendenti. In Cina è praticamente impossibile per un reporter indagare in maniera seria e approfondita. Chi lo fa viene espulso. Gli stessi imprenditori occidentali che desiderano fare un investimento devono rivolgersi ai Segretari del Partito comunista e trattare con lui le condizioni. Chi è stato nell'interno parla di immense regioni dove le persone lavorano i campi e come paga hanno diritto ad alloggiare in una baracca e ad un pugno di riso al giorno.

Quello che tutti ammirano in realtà è un grande esperimento di cui noi occidentali conosciamo soltanto i risultati che le fonti ufficiali vogliono veicolarci.

Per questo motivo pongo un grande punto interrogativo sull'economia cinese; senza demonizzare la Cina, ma perchè cominciamo tutti a guardarla con lo stesso disincanto e con lo stesso spirito critico con cui guardiamo alle nostre economie occidentali.
Infine una considerazione di finanza: sistemi centralizzati senza controllo democratico proprio perchè nascondono sempre i problemi, in caso di situazioni veramente gravi e ingestibili tendono ad implodere in maniera velocissima. Non sappiamo se questo avverrà e se avverrà tra un mese, un anno o 5 anni................ma iniziamo a prepararci.

8 Comments:

  • uhm...
    dunque fammi capire, la situazione dei media cinesi è identica alla nostra ;-)



    dai scherzo, lo so che da noi ci sono almeno i blog ;-)


    ps ma non troppo:
    è vero che la censura vuole cancellare anche report? (lo chiedo senza ironia)

    By Blogger LL, at 12:16 PM  

  • se devono crollare, speriamo che ciò avvenga dopo la fine del mio PAC cinese :)

    la cina sembra l'unione sovietica, tutta la sinistra ne parla bene (ricordo diliberto che si vantava del +10% di PIL di qualche anno fa)... dovremo solo aspetttare il 1989 cinese..

    By Blogger AND, at 1:58 PM  

  • Nessuno indaga sulla cina perchè:
    1)i suoi prodotti hanno contribuito a tenere bassi i prezzi in periodi poco favorevoli per gli impiegati ( o tutti coloro che non hanno visto aumentare la propria retribuzione)
    2) il potere centrale forte riduce il rischio di sovietizzazione ( intendo smembramento in non si sa quante parti litigiose ) e rischio musulmano ( ci pensano loro a ridurli al silenzio )
    3) bene o male circa 100 mln di persone ( l'ho letto da qualche parte ) escono dalla povertà.

    in questa epoca dove in realtà non interessa quasi a nessuno delle generazioni future ( errore gravissimo a mio parere )... va bene così !!

    By Blogger ste68, at 2:21 PM  

  • Dal punto di vista politico la Cina è come la vecchia URSS o forse peggio, ma dal punto di vista economico è molto molto diversa......ripeto che ha un capitalismo estremo e purtroppo senza nessun contrappeso. Questo è l'esperimento. Può un fac simile di economia di mercato reggere senza le libertà civili? Può un sistema essere efficiente anche se chi comanda (anche i manager e propietari privati) è protetto e in accordo con il potere politico e la catena di comamdo è la stessa senza alcun ricambio?????????

    By Blogger duca, at 2:24 PM  

  • Alla lunga anche loro dovranno "mollare" qualcosa ...il problema delle libertà civili è un tema da "pancia piena" che in un primo momento può venire accantonato... almeno fino a quando la maggioranza della popolazione non sta bene.
    Solo quando la percentuale si inverte allora diventa inefficiente ..con la pancia piena inizi a porti anche dei quesiti ..per es. è giusto spostare d'imperio migliaia di persone per fare una diga per produrre energia elettrica ?
    è giusto che a fronte del fatto che io guadagno 10 tu guadagni 50 solo perchè sei un uomo di apparato? ecc.ecc.

    Anch'io concordo cmq che allo stato attuale la mancanza di un controllo/contrappeso è la cosa che spaventa di più ....soprattutto pensando a come molto spesso la gente esce dalla povertà

    ...Certo che sulla validità dei controlli/ contrappesi dei Paesi dove esistono organi ufficiali + stampa libera ....si potrebbe fare un trattato ( e non mi riferisco solo all'Italia!! )

    By Blogger ste68, at 3:13 PM  

  • Duca,
    no, non può.

    Ma al momento ci tocca predicare nel deserto e ricevere torte in faccia da chi vuole spremere l'agrume fino alla buccia...tanto poi, si vedrà.

    Sinistra italiana, Economist, Wall Street Journal, FT e chi più ne ha più ne metta son tutti d'accordo nell'esaltare la Cina e ridicolizzare quei pazzi che la pensano come noi.

    In questo scenario mi sembra giusto rilevare come un MEDIA non secondario, il settimanale Newsweek, abbia delle tesi molto vicine alle nostre (seppur molto moderate). Come vedi abbiamo forse un alleato anche tra i poteri forti.

    By Blogger Azimut72, at 3:22 PM  

  • allora ...sperem in ben !!!

    speriamo si torni a volere l'uovo tutti i giorni anzichè ammazzare la gallina !!

    By Blogger ste68, at 3:50 PM  


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