finanza e politica

venerdì, luglio 17, 2009

La produzione elettrica continua a diminuire

Ecco i dati di Terna sulla produzione di energia a giugno e nei primi sei mesi 2009. E' evidente che per ora una grande ripresa non ci sia, anzi. Il fatto che il Nord (dove ci sono più industrie consuma meno è indicativo della situazione pessima)

Congiuntura elettrica di giugno 2009 (fonte: Terna)
Nel mese di giugno 2009 l’energia elettrica richiesta in Italia (26,3 miliardi di kWh) ha fatto registrare un decremento del 6,6% rispetto ai volumi di giugno dell’anno precedente La variazione della domanda rettificata risulta pari a -7,6%, depurando il dato dagli effetti congiunti di calendario e temperatura. A giugno 2009 si sono avuti infatti un giorno lavorativo in più rispetto a giugno 2008 e una temperatura media superiore di circa 0,5 gradi centigradi.
Nel primo semestre del 2009 la richiesta è in calo dell’ 8,2% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente; valore che in termini decalendarizzati è pari a -7,6%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di giugno 2009 è differenziata sul territorio nazionale ma ovunque negativa: inferiore alla media al Nord (-7,5%), in linea con il valore nazionale al Centro (-6,5%) e superiore al Sud (-5,0%). In termini congiunturali, il valore destagionalizzato dell’energia elettrica richiesta a giugno 2009 ha fatto registrare una sostanziale stabilità rispetto a maggio 2009 (-0,1%). Il profilo del trend si porta su un andamento
stazionario.
Nel mese di giugno 2009, infine, l’energia elettrica richiesta in Italia è stata coperta per l’ 86,0% da produzione nazionale (-11,9% della produzione netta rispetto a giugno 2008) e per la quota restante da importazioni (saldo estero +34,0%, rispetto a giugno 2008).

1 Comments:

  • Ciao Duca, raccolgo il tuo appello a scrivere qualcosa, in questo post metti in evidenza come la produzione di energia elettrica è calata, certamente un dato di fatto grave, che mette in evidenza come da questa crisi non si sta uscendo bene e come i veri problemi che hanno generato la crisi sono rimasti sostanzialmente irrisolti.

    Il 10 luglio anche la mia, già al limite, fiducia nel “sistema” bancario e democratico è venuta a meno.
    Ciò che ha causato questo crollo è stato il comportamento di Banca Italia (rammento a tutti che è una società privata, presieduta da un ----------, mi auto censuro che forse è meglio) con il social lending, ed in partiicolare con Zopa.

    Il comportamento l’ho trovato veramente scorretto e certamente di quelli che ti fanno pensare bene con chi abbiamo a che fare, all’interno di certi luoghi chiamati banche.
    In poche parole Zopa è stata sospesa dall’operare per il fatto che i soldi prima di essere distribuiti ai richiedenti, sostavano il un “conto liquidità”, cosa che è vietata per legge.
    Si poteva gestire la situazione in modo differente evitando di creare panico e confusione in un settore che oggi come oggi sembra non trovare pace e soprattutto non è più in grado di offrire garanzie e sicurezza come un tempo.

    Anche perchè Zopa era stata autorizzata dall’Ufficio Italiano Cambi a suo tempo, ed ecco però le questioni che volevo mettere in luce:

    1- L’ufficio Italiano cambi dal gennaio 2008 è stato conglobato in bankitalia che ne ha assunto le funzioni, ovvero un istituto pubblico è diventato privato, W la democrazia e il potere del popolo che conta sempre meno (tranne quando c’è da pagare il conto finale, che è sempre salatissimo)

    2- Viene bloccato un sistema di scambio di soldi che permetteva a chi disponeva liquidità di avere una rimunerazione vantaggiosa (sicuramente superiore ai Bot e ai C/C), e hai richiedenti di poter disporre di liquidità ad un tasso vantaggioso (si dice un 5% in meno di una banca o società di finanziamento, solitamente di proprietà o partecipazione diretta di banche)

    Il fatto in realtà è, secondo la mia opinione, che Bankitalia non ha voluto tutelare il risparmiatore italiano, ma ha tutelato direttamente i propri interessi.
    Ha cercato di togliere un importante competitor che poteva creare grossi problemi, dirottando sul social lending molta liquidità che altrimenti non permetterebbe di far sopravvivere le banche stesse, perchè è vero che zopa per ora ha prestato “solo” 7.156.320€, ma questa non utilizza il sistema della riserva frazionale, dove questi 7 milioni e noccioline divengono per incanto molti di più.

    Questo è il motivo della mia depressione da fiducia, perchè alla fine ci stanno propinando un sistema per pochi dove solo i furbi d’elite possono giocare. Un pò come il giochetto che hai messo bene in evidenza su enel, qualche mese fa.
    Poteri che dovrebbero essere dello stato che passano in mano di aziende private, trattati (di Lisbona) che trasferiscono il potere ad enti (che dopotutto non sono tanto espressione democratica) senza che possiamo dire si o no, bankitalia che ci salva da quei truffatori di zopa (in cui sinceramente credevo potesse fare cose egregie), ma che se ne frega su bond argentini obbligazionicirioparmalat ecc...

    Ma sì W la democrazia alla Sudamericana anni 80’, e abbasso Ahdmadinejad dopo tutto lui è stato votato (e sfido tutti a dire con irregolarità, in Italia si acquistano voti da 50 anni ) mentre Barroso chi l’ha votato?

    By Blogger Doge, at 12:05 AM  

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