finanza e politica

lunedì, febbraio 23, 2009

Prove di rimbalzo

Sempre sull'orlo del precipizio, ma con qualche tentativo in più per evitarlo. Vediamo.

Napolitano e le ovvietà senza alcun approfondimento

"La conoscenza e la ricerca, ha voluto sottolineare il capo dello Stato, sono «leva fondamentale per la crescita economica e sociale" e quindi non vanno tagliati i fondi alle università".

Una bella ovvietà presidente.......detto così siamo tutti d'accordo. Il problema è che la nostra Università nel 90% dei casi non fa ricerca o la fa solo per permettere ai baroni di pubblicare qualche libercolo valido per l'avanzamento di carriera.
La maggioranza delle spese va per gestire un baraccone assolutamente improduttivo fatto per alimentare se stesso. I tagli servono, eccome se servono.
Poi sono d'accordo che il 50% dei tagli siano impiegati a finanziare ricerca e ricercatori........ma quelli veri, non i porta borse dei baroni.

venerdì, febbraio 20, 2009

Sull'orlo del precipizio


20 Febbraio 2009 ore 16 siamo sull'orlo del precipizio.......con il DJ che ha superato il minimo di novembre e che sta ancora in bilico in attesa della folata di vento decisiva

mercoledì, febbraio 18, 2009

Non solo rumors: La crisi ad EST c,è

I problemi ci sono e sono tanti:


BRUXELLES, 18 febbraio (Reuters) - Il commissario Ue Joaquim Almunia condivide i timori sulla situazione di Serbia, Croazia e Romania e si dice "estremamente preoccupato" per la situazione in Ucraina. Lo ha detto lo stesso Almunia nel corso di una conferenza stampa dichiarando che è pronto a discutere il sostegno necessario per evitare una crisi severa in questi paesi. "Pensiamo che le autorità debbano essere coinvolte nella gestione di queste situazioni difficili. Siamo estremamente preoccupati per le difficoltà con il governo ucraino", ha detto Almunia. "Tutti condividono le preoccupazioni sui rischi delle situazioni in paesi come Ucraina o Serbia, Croazia e Romania, che è membro dell'Unione Europea", ha aggiunto. Secondo il commissario "non si può dare a tutti lo stesso tipo di supporto ma ci si deve differenziare a seconda delle differenti posizioni di ciascuno degli stati membri riguardo agli strumenti da usare". Almunia ha poi aggiunto che non ci sono al momento iniziative formali dell'Austria per sostenere le economie dell'Est. "Siamo pronti a discutere con le autorità di tutti questi paesi, non soltanto con l'Austria, e anche con le autorità dei paesi che ospitano queste banche e aiutare per coordinare il sostegno necessario a evitare un aggravamento della crisi", ha spiegato.

Greenspan suggerisce di nazionalizzare le banche

Da Reuters

Secondo il Grande (be' proprio grande non direi) Vecchio della finanza americana, l’ex presidente della Fed Alan Greenspan, il governo dovrebbe nazionalizzare temporaneamente alcune banche per permettere che il credito torni a circolare regolarmente. Ciò consentirebbe di trasferire gli asset tossici in una “bad bank” senza l’annosa questione di dover loro attribuire un prezzo corretto, operazione praticamente impossibile

Capito!!!!

martedì, febbraio 17, 2009

Le banche del PD.....sono a immagine e somiglianza di Veltroni: un disastro

Le banche che fanno riferimento al PD riescono anche a far peggio di Veltroni:

- Unicredit, Intesa e Monte dei Paschi sono dei veri disatri........saranno solo coincidenze?

Povero Wolter

La sinistra ha una costante: riesce ad eliminare uno dopo l'altro tutti i suoi leader:

  • D'Alema (primo presidente del consiglio ex comunista)
  • Prodi (fondatore dell'Ulivo)
  • Veltroni (primo segretario del PD)

Attento Bersani.......chi tocca il PD muore!

Ma anche un monito a Berlusconi:

attento a non stravincere; adesso il problema non è l'opposizione è l'economia, adesso servirebbe veramente un'iniziativa forte e innovativa per far navigare il nostro paese. Altrimenti la mancanza di un'opposizione seria rischia di danneggiare anche la maggioranza che dorme sugli allori.

L'EST sarà il nostro subprime?

Incredibile.......finora ce la siamo sempre cavata, o meglio le nostre banche se la sono sempre sbrigata meglio degli altri, che sia proprio l'est europa ad inguaiarci sarebbe veramente terribile; noi italiani risparmiosi, con le banche meno globalizzate del mondo siamo andati a far prestiti a rumeni e bulgari, anzi peggio abbiamo comprato banche tedesche e austriache invischiate fino al collo (ecco perchè i crucchi che in passato non ci hanno mai voluto ce le hanno vendute). Mah
speriamo il bene, ma prepariamoci al peggio.

Mercati a una svolta

Siamo in una sitazione limite.......o si rimbalza in fretta o si sprofonda e di molto.
Il nostro S&PMIB è al limite della resistenza, il DJ è un po' più lontano, ma ormai ci siamo.
Mi viene in mente la famosa frase di Garibaldi (credo a Calatafimi) "qui o si fa l'Italia o si muore"

Noi potremmo dire in maniera un po' meno enfatica: qui o si rimbalza o si sprofonda verso profondità ignote.

Il solito consiglio: investire con derivati, e cifre la cui perdita sia sopportabile. Amici cassettisti attenti, questo non è un mercato per voi.

giovedì, febbraio 12, 2009

E i nostri giovani sono andati in piazza per difendere questi baroni

Leggete il nuovo libro sui "baroni Universitari" . Io le cose che descrivono le ho viste da vicino e le ho già descritte in tanti post. Questa università è un cancro per l'Italia!!!!

mercoledì, febbraio 11, 2009

Viaggio di lavoro e turbolenze nei mercati

Sono fuori tutta la settimana, e diventa difficile seguire i mercati. Certo è che giornate come quella di oggi fanno pensare a forti ribassi. Insomma allaciamo le cinture, perchè come in aereo, si stanno avvicinando delle forti turbolenze. Consiglio ai cassettisti di starsene lontani e di usare i derivati, che in questo momento, paradossalmente, sono i più sicuri.

martedì, febbraio 10, 2009

Napolitano: Così scrivevo nel 2006

Io amo la coerenza; per questo spesso vado a rileggere i miei vecchi articoli sul blog. Per vedere se le mie analisi econoniche erano corrette o sbagliate. Soprattutto per confrontarmi con me stesso......insomma, per non raccontarmela.
Be'.... su Napolitano avevo scritto un bellissimo articolo al momento della sua elezione. Anche questa volta l'uomo non mi ha smentito. E' un vecchio burocrate dell'apparato che nella vita è sempre stato dalla parte sbagliata. Lui si è un vero comunista, ma non di quelli "sani" sanguigni che si trovano in Romagna e che lottano per i più deboli. No lui è un comunista di apparato.....uno da vecchia scuola KGB. Uno di quelli che "il fine giustifica i mezzi" una di quelli che sa usare la sua faccia da nonno bonario e che si nasconde dietro un cavillo.
Si, Napolitano è un uomo coerente, era comunista 50 anni fa e lo è ancora. Peccato che la coernza non basta, bisogna anche stare dalla parte giusta della storia.
Una cosa però è certa: stanotte lui dormirà benissimo!

Tristezza............

sabato, febbraio 07, 2009

Serve informazione e un confronto pacato non il solito scontro Berlusconi/Napolitano

Chi è informato correttamente comprende che non si può lasciar morire di fame e di sete una persona che non può difendersi ne manifestare la sua volontà.
Chi oggi urla al colpo di stato in altri momenti ha manifestato contro le sentenze di morte in Texas. Quale coerenza? La vita è inviolabile sempre. E la chiesa su questo punto non fa altro che rimanere coerente con un messaggio che porta avanti da 2.000 anni.
Invito tutti a leggere questo articolo che molto meglio di me introduce e spiega qual'è il vero tema di cui si discute.
Il mondo della finanza è fatto da persone intelligenti, persone che sanno come ciò che è percepito da molti com una sfumatura possa essere in realtà la sostanza di un problema. Qui come spesso capita in finanza alcuni media cercano di sviare il problema, di concentrare tutto sullo scontro istituzionale e sul solito odiato Berlusconi. Il problela non è certo il cosidetto scontro istituzionale. Lo scontro è tra chi difende la vita sempre e chi attraverso sottili distinguo insinua un discorso che può portare molto lontano, fino a togliere all'uomo la sua dignità di persona al di sopra delle cose e degli animali. Non personalizziamo il discorso con i soliti stereotipi tra chi è contro o pro Berlusconi.
Ragioniamo pacatamente sul senso della vita e di come lo stato debba proteggerla sempre.

venerdì, febbraio 06, 2009

SI ALLA VITA UMANA: SEMPRE!!!!!!!!!

Lo voglio urlare: dobbiamo difendere la vita umana, sempre e comunque. Chi difende la vita difende un principio che una volta abbattuto toglierà a tutti noi la dignità.

E permettetemelo: trovo odiosi tutti quelli che si attaccano ai cavilli giuridici. Bah cosa c'è di più urgente che la salvezza di una persona. Pechè dobbiamo lasciare morire di fame e di sete una donna che la medicina attuale non sa con certezza assoluta se in futuro potrà avere una forma di ripresa.

Qui non centra la politica dei partiti, i cavilli giuridici. anzi chi si nasconde dietro questo fa la solita disinformazione.

La scelta è:

- vogliamo difendere la vita
- vogliamo prenderci la libertà di definire quando far vivere e quando far morire.

Io non ho dubbi.....l'uomo non deve decidere della vita di un'altro essere umano

Vi invito a guardare questo video di Andrea Bocelli: una testimonianza bellissima sul valore della vita, oppure a leggere la storia di Crisafulli che considerato senza speranza si è risvegliato dal coma.

La vita è bella sempre e non può essere spenta volutamente da una sentenza di tribunale

BofA sale del 16%

Come volevasi dimostrare......in alcuni momenti la politica pesa più dell'analisi tecnica.
Oggi ho individuato i driver, il trend ed ho anche tempo per stare davanti al book a realizzare ciò che ho detto. Cosa volere di più?
Be' un'idea ce l'avrei......ma non si dice!

Disastro Toyota e ignoranza di molti giornalisti/economisti

Toyota comunica una perdita record e i nostri giornalisti si stupiscono (Vedi articolo di Repubblica). Ora, tutto nasce dalla scarsa conoscenza reale dei budget aziendali. Chiunque ha gestito budget sa che ci sono costi fissi e costi variabili. Normalmente i costi fissi sono incomprimibili nel breve periodo, per cui se il fatturato cala drasticamente si può far calare i costi variabili, ma resta la zavorra dei costi fissi. (il fatturato non consente di raggiungere il cosidetto "breakeven point" o punto di pareggio. Le industrie automobilistiche sono ad alta intensità di capitale (cioè hanno stabilimenti e macchinari molto costosi che devono lavorare a ritmo continuo e sempre meno dipendenti). In questo Toyota è maestra, avendo catene di montaggio avnzatissime e iper tecnologiche, ma ahimè una struttura di costi fissi da paura. Quindi se crolla il fatturato e questo scende sotto il punto di pareggio sono guai, e quella che prima era una macchina perfetta funziona bene anche al contrario......cioè è perfetta nel fare perdite. In questo sicuramente funzionano meglio, paradossalmente, le imprese cinesi ad alta intensità di manodopera, che lasciano a casa migliaia di dipendenti dal giorno alla notte (costi variabili) ed hanno produzioni molto meno automatizzate (costi fissi).
Spesso mi rendo conto che molte persone che scrivono sui giornali non hanno alcuna esperienza reale di azienda e quindi non comprendono realmente i meccanismi microeconomici. Per questo poi non riescono a spiegare bene le situazioni e tantomeno a fare previsioni. (Cosa che su questo blog abbiamo descritto in tempi non sospetti)

In tutto questo però c'è un risvolto anche finanziario......i Jap ora faranno di tutto per svalutare lo yen e rilanciare il loro export......secondo me servirà a poco alla Toyota visto che i mercati USA e UE sono saturi, ma intanto lo yen cala e io che ho comprato stanotte Euro contro Yen a 116,4 esattamente sulla correzione del rialzo di ieri, comincio a divertirmi.

A pelle e soprattutto "a politica": domani si sale tanto!

E' tutta la sera che cerco di capire. Grafici, giornali, siti finanziari......la giornata di oggi è stata formidabile. Tutto scendeva di brutto, poi in poco più di un'ora Milano ha recuperato un 2% e così le borse europee che sono ritornate ai livelli di ieri.
Come sempre tutto dipende da Wally, e in particolare dalle banche USA. Oggi BofA prima ha toccato il minimo storico a 3,77 e poi èrisalita bene per tutta la seduta chiudendo con un +2%. Io mi aspetto l'annuncio di un piano si salvataggio delle banche che non tocchi gli azionisti. L'approvazione al senato del "salary cap" per i manger delle banche dovrebbe essere il contentino per il "popolo bue" e spianare la strada ad un nuovo provvedimento pro banche (ricordiamo che i banchieri sono stati i principali finanziatori di Obama) senza espropriare gli attuali azionisti. Siamo a venerdì e se si prospetterà per il week end il piano salva banche domani le banche USA cominceranno a salire sui rumors e così farà il nostro listino che, lo sappiamo, è "banca dipendente"
Per questo potrebbe esserci un'altro rimbalzone, anche molto violento. Il recupero di oggi è emblematico......nessuno vuole rimanere con il cerino in mano in caso di forte rimbalzo.

Come sempre mi sono sbilanciato; ma un consiglio di prudenza mi sento di darlo: usate option o future con stop loss stretto per cavalcare il rialzo con attenzione e senza investire grosse cifre.

Io ho messo sul book i grafici di BAC e JPM......domani e la prossima settimana saranno le grandi banche USA ad essere i driver di mercato......nel bene o nel male.

mercoledì, febbraio 04, 2009

ENEL: adesso fioccano i BUY

Per DB pochi giorni fa Enel era da vendere (vedi miei post) con Target 3,3 ora fioccano i report positivi: da comprare con target 6,1.

Da Reuters
MARKET TALK: Enel +2,94%, dati migliori del consensus MILANO (MF-DJ)--Enel in netto progresso sullo S&P/Mib. Centrosim sottolinea come i risultati preliminari 2008 siano stati migliori del consensus: in particolare, i ricavi sono ammontati a 61 mld euro, mentre le attese del mercato erano poste a 56,9 mld euro."L''annuncio relativo alla conferma del dividendo 2008 risulta molto importante per gli investitori, soprattutto in un momento di crisi finanziaria cosi'' grave, e rappresenta un importante segnale di fiducia del management che, almeno per il momento, ha dimostrato di voler rispettare gli impegni presi con il mercato", spiegano gli esperti. Rating buy e target price a 6,1 euro confermati. Enel +2,94% a 4,642 euro.

pl 09:54


Italia: non è poi così male...Spread Btp/bund decennali stringe a 117 pb

Da Reuters
Spread Btp/bund decennali stringe a 117 pb, min da novembre 2008 MILANO, 4 febbraio (Reuters) - Lo spread di rendimento tra il Btp marzo 2019 e il bund gennaio 2019 si è ristretto decisamente oggi fino a segnare in tarda mattinata quota 117 punti base, il livello più basso dal 26 novembre dello scorso anno quando era a 111 punti base. Alle ore 11,30 il bund quota un rendimento di 3,38% mentre il Btp un redimento del 4,55%, secondo la pagina Reuters . I dealer dicono che lo spread sta seguendo il trend dell'ultima decina di giorni in cui è tornato l'interesse per i titoli di stato periferici come quelli dell'Italia, considerati a 'medio rischio' e ancora con rendimenti elevati. Dai massimi lo spread Btp/bund ha stretto una cinquantina di punti base.

Forse hanno letto anche loro la tabella sotto con il livello dei CDS per paese e si sono accorti che il momento del fallimento dell'Italia è ancora lontano. In ogni caso è un punto a segno per Tremonti, ma soprattutto per noi italiani. Ricordo che l'aumento del costo di indebitamento lo paghiamo tutti con l'aumento delle tasse o con la riduzione dei servizi reali del sistema pubblico

Mercati: grande indecisione

C'è una grande indecisione nei mercati su quale via intraprendere. Tra l'attesa per il piano USA e le notizie a volte terribili che vengono dalle imprese e soprattutto dal mondo del lavoro.
Probabilmente tutto ruota attorno al sistema bancario. Il rialzo o il ribasso partirà da lì. Oggi le valutazioni delle grandi banche USA ed Europee è terribile e prefigura uno stato di coma profondo per il settore. Se le banche rialzeranno la testa in borsa potremo vivere giorni migliori anche sull'intero mercato. In caso contrario sarà dura e per chi può occorerà andare short.
Io sono impegnatissimo tra viaggi di lavoro e attività per i clienti, ma l'interesse per la borsa mi spinge a fare le ore piccole per aggiornarmi.
D'altra parte tutto è nato dalla finanza e tutto migliorerà o peggiorerà ad iniziare dai mercati finanziari, speriamo che Obama lo capisca, siamo in un mondo rovesciato, i mercati finanziari sono il driver dell'economia e non viceversa. Tutti quelli che lo negano o semplicemente non lo capiscono sono rimasti fuori dal mondo.....se non si ristabilirà la fiducia e quindi un certo rialzo e poi un po' di stabilità sui mercati finanziari la crisi si avviterà su se stessa portando fallimenti, disoccupazione, calo dei consumi, riduzione del valore degli immobili, e poi ancora fallimenti.......etccc in un crescendo terribile.

Un'ultima considerazione: tutti quelli che dicevano che Cina e India avrebbero sostituito gli USA e la UE come locomotiva del mondo hanno fatto il solito buco nell'acqua. Su questo Blog abbiamo più volte segnalato e descritto con largo anticipo la debolezza del mercato cinese.
Il driver ancora per molti anni saranno gli USA......nel bene o nel male ma è lì che bisogna guardare.

Segnalazione

Vorrei segnalarvi il post della nostra amica imprenditrice. La crisi descritta da dentro..... e con le sfumature che solo il punto di vista femminile riesce cogliere. Ma anche la voglia di guardare avanti e la coerenza con cui realizzare i grandi progetti. Abbiamo bisogno di imprenditrici come lei.