finanza e politica

giovedì, gennaio 31, 2008

Il mercato interno tedesco rallenta

Da Reuters:

Germania, vendite dettaglio dicembre -0,1% mese, sotto attese
BERLIN0, 31 gennaio (Reuters) - Le vendite al dettaglio tedesche relative a dicembre hanno deluso le aspettative evidenziando un calo congiunturale dello 0,1% in termini reali, a fronte di attese per un rialzo dell'1,5%. Su base tendenziale le vendite hanno segnato una flessione del 6,9% rispetto a stime per un calo limitato al 4,8%. Lo comunica l'ufficio statistico federale, precisando che nel dicembre 2006 le vendite al dettaglio erano state stimolate dal fatto che i consumarori erano corsi agli acquisti prima del rialzo dell'Iva previsto dall'inizio del 2007. Nel novembre 2007 le vendite in termini reali avevano visto un calo dell'1,9% su mese e una contrazione del 3,4% su anno. In tutto il 2007 le vendite al dettaglio tedesche in termini reali hanno registrato un calo del 2,2% su base annua. Nel 2006 avevano invece visto un'espansione dello 0,3%.

mercoledì, gennaio 30, 2008

Giovanni Sartori sul Corriere analizza Prodi

Fa indubbiamente piacere vedere che un pensatore indipendente e autorevolissimo dica di Prodi cioò che noi ribadiamo da tanto tempo: e ciòè che il Prof ha fatto tutto con l'unico fine di essere lui al centro del mondo. Invito tutti a leggere l'articolo di Sartori.

Fiat

Chiuso short con piccolo gain intorno a 15,90.....non sono convinto. Probabilmente riapro la call su Unicredit che nonostante tutte le notizie orribili sulle banche non scende, anzi......

Yahoo......ayhoo

I dati di bilancio di Yahoo non sono piaciuti molto.......in after al Nasdaq perde il 10,62...........aihoo.......domani si balla.

Ancora sulla Cina (domanda economica)

Ma voi vi fidate dei dati economici di un governo che non ha nessuno scrupolo nel manipolare perfino la vita dei suoi concittadini, pardon......del suo popolo?
Io no, non mi fido, e sono straconvinto che, ad esempio le banche cinesi nascondano di tutto, altro che SocGen. In più, oggi ad aggravare la situazione si è creata una pericolosa commistione tra gli interessi privati dei neo capitalisti e quelli del governo centrale e di quelli locali, senza che vi sia (come in occidente) alcun bilanciamento dei poteri. Per questo non investirei una lira nella borsa di shanghai.

martedì, gennaio 29, 2008

In Cina si uccidono le bambine

Nell'intervista a Ruini si cita il dramma della soppressione dei bambini in Asia, ma per non sconfinare in una crisi "diplomatica" non si è mai fatto il nome della Cina. Io però posso farlo. Ebbene nella Cina dello sviluppo economico ogni anno si sopprimono migliaia (alcuni dicono milioni) di bambine (alcune con l'aborto, ma molte altre subito dopo la nascita). La motivazione è una legge che permette di avere solo un figlio per famiglia (per chi vuole approfondire consiglio http://attivissimo.blogspot.com/2006/01/bella-la-cina.html ) e fra l'altro questo ha portato ad uno squilibrio demografico enorme con un rapporto di 120 maschi ogni 100 femmine (vedi http://guide.dada.net/geo/interventi/2004/10/180852.shtml )

Questo fatto assolutamente provato deve mettere in evidenza un aspetto fondamentale: a quali brutalità si può arrivare se la cultura nega la superiorità dell'uomo e la intangibilità della vita umana. Se al contrario riduciamo l'uomo ad essere "una particella della natura" allora tutto è possibile e come avviene ad esempio in Cina gli aspetti economici diventano preponderanti e ad essi si sacrificano anche la vita dei neonati. Quando la chiesa difende il valore assoluto della vita umana (non fa politica) difende il valore stesso della vita di tutti noi.

Ruini a La7: ecco il video integrale


Oggi su molti giornali sono uscite anticipazioni, commenti, e informazioni varie relative all'intervista al Cardinale di Roma. Come sempre consiglio di andare alla fonte http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=ottoemezzo&video=8277

L'intervista di Ferrara tocca temi importanti quali l'aborto, i cristiani in politica, la natura dell'uomo. La consiglio a tutti, qualche minuto speso bene per sentire integralmente le posizioni della chiesa senza le manipolazioni e i tagli dei nostri giornali.

Operazioni

Chiuso le call su Unicredit con buon gain. Sono entrato short su Fiat, alle 16 mi aspetto un pessimo dato sulla fiducia dei consumatori USA
Precedente 88,6, la stima degli analisti 87....vediamo fra poco

Unicredit

Come sanno i miei quattro lettori, ho acquistato option call Unicredit. Non le ho ancora vendute, perchè mi aspetto una bella smentita di Unicredit sulla questione SocGen. Quale pazzo potrebbe ora acquistare una banca di cui non si conosce tutto il marcio che potrebbe contenere. Una bella smentita nelle prossime ore farebbe volare il titolo.
Certo, potrebbe anche accadere il contrario: Unicredit si prende un po' di SocGen perchè costretta dalla Banca di Francia, allora addio option.
(se la vendessi in questo momento il guadagno sarebbe del 50%, ma ho voglia di osare)

lunedì, gennaio 28, 2008

L'OPPORTUNISTA


L'opportunista non rischia mai, non sposa mai un progetto fino in fondo, non da mai l'anima per qualcosa di veramente importante e duraturo. L'opportunista sta sempre in mezzo, fa i suoi affari, sfrutta la corrente, si mette in scia al vincitore e quando è proprio impossibile (con il Berlusca) si mette con quelli che pensa saranno gli alleati del vincitore di domani. Insomma il nostro Luca Cordero potrebbe essere un ottimo trader (sempre e solo per fare gli affari suoi comunque) ma come persona e ancor peggio come politico.......be' come dicono gli americani:

"uno da cui non comprare mai una macchina usata"

Operazioni

10 minuti fa ho comprato Unicredit option Call (un bel pacchetto di lotti mentre UC era a 4,88).

Le option a mio avviso vanno usate così:
  • per operazioni contrarian ad altissimo rischio
  • su titoli molto volatili
  • su titoli dove la speculazione e i rumors sono continui

In questo senso l'operazione Unicredit è perfetta.

Il che non vuol dire che guadagnerò, ma ha senso farlo.......o se volete, come dice il proverbio....."il rischio vale la candela"

Aggiungo un'altra considerazione: se il mercato stamattina non è crollato dopo le notizie sull'Asia e i titoloni su Soc General, è molto probabile che rimbalzi. Per Unicredit il terget a breve è di 5,29 (chiusura del gap down).

Poi come al solito tutto dependerà da Wally.

Una nuova settimana di tensione

Da lunedì inizia una nuova serttimana difficile per le borse. Chi ha avuto la pazienza di leggere il lungo articolo sui parallelismi con l'11 settembre, sa che non credo a un recupero immediato delle borse, anzi credo che lo scenario più probabile sia un po' di alti e bassi sui valori attuali, e poi un'altra gamba di ribasso. Quindi continuo a consigliare prudenza.

venerdì, gennaio 25, 2008

Cosa rimarrà del Governo Prodi?

Nessuno ha risposto alla mia provocazione.........be' allora provo io a indicare due cose per le quali Prodi verrà ricordato:

La prima è negativa. Si tratta della riforma delle pensioni; una vera legge contro il futuro e contro le generazioni più giovani. L'unica legge in europa che abbassa l'età pensionabile, un assurdo che oltretutto lascerà un grosso buco nei bilanci dello stato nei prossimi 15 anni.

La seconda è positiva. Cosa volete, di positivo ha combinato proprio pochino, ma qualcosa bisogna pur trovare e allora citerei la legge per l'incentivazione dei sistemi fotovoltaici (Conto Energia) per la produzione di energia. E' una legge che consentirà lo sviluppo di aziende capaci di supportare la produzione di energie alternative come quella solare.

Adesso a voi, cari amici lettori, la parola......... su, su......dite la vostra.

giovedì, gennaio 24, 2008

DEMORTADELLIZZATI


duca

La quiete dopo la tempesta

Giornata tranquilla in borsa oggi (si fa per dire considerando i movimenti da capogiro di Fiat o di Unicredit) e i rimbalzi degli indici, ma dopo quello che è successo sembrava quasi una giornata tranquilla. Soprattutto è stata una giornata tranquilla per me: ho chiuso con notevoli gain le mie option call su Unicredit e sull'indice, ed ho fatto un po di trading su Telecom, Fiat e Stm, puro scalping di cui non vale la pena parlare sul blog.
Cosa succede ora? Non lo so........per questo motivo la sera cerco di essere completamente flat o al massimo con qualche option.
La prudenza deve continuare ad essere massima.

mercoledì, gennaio 23, 2008

DJ: stupefacente


Il DJ si comporta come una bellissima donna che fa dell'imprevedibilità una fenomenale arma di seduzione. Chi, alle 20, avrebbe scommesso un cent su una chiusura in positivo del DJ?
E invece con un'ultima ora stupefacente il DJ recupera da un pessimo -2,5% a un incredibile
+ 2,5%. Non credevo ai miei occhi.
Il segnale di forza è stato dato.......adesso vediamo se la psicologia fa il resto e Asia e ed Europa domani si accodano e cominciano il rimbalzo.
Una cosa è certa........le mani forti non sono una invenzione, esistono, eccome se esistono!!!!!!
Dimenticavo: la mora in alto è rialzista......ehehehehe in tutti i sensi!!!!!!

Ore 15 del 23 Gennaio - Scommetterei su un minimo

Forse abbiamo raggiunto il punto massimo di panico. Ovviamente tutto ora dipende da WS, ma se adesso non c'è ripresa, è meglio mettere i soldi sotto il materasso!!!!!!!

Ho acquistato call option su Unicredito e sull'indice S&P50

Come l'11 settembre? Per me no.

Leggendo l'articolo dell'amico LL ho cominciato a riflettere sui paralleli tra oggi e l'11 settembre. Paralleli di borsa naturalmente.
Devo dire che stavolta non sono d'accordo con Luca, e provo a spiegare il perchè.

11 Settembre:
  1. la caduta avvenne per un fatto traumatico gravissimo, ma estraneo alla borsa e all'economia, che di fatto rimaneva intatta. Mentre l'impatto a livello mondiale fu sostanzialmente psicologico
  2. la crisi economica iniziata nei mesi precedenti aveva toccato soprattutto i titoli tecnologici da anni in bolla speculativa. un settore importante, ma sostanzialmente non rappesentativo dell'intero paese
  3. gli altri settori erano solidi e l'economia non era così gloabalizzata
  4. il dollaro era forte
  5. le materie prime sostanzialmente basse
  6. l'inflazione sotto controllo
  7. deficit federale = 0, cioè stato in attivo

La borsa stava correggendo gli eccessi della bolla internet e stava scendendo già da più di un anno:

  • il massimo di 11700 era stato toccato nel gennaio 2000
  • poi era rinasta in range laterale per oltre un anno e mezzo con minimo di 9500 del marzo 2001 e massimo di 11300 del 14 maggio 2001
  • poi di nuovo discesa fino al 10 settembre 2001 (96o5 chiusura)
  • poi la borsa rimase chiusa per tre giorni e poi tocco il minimo il 17 settembre (8235 chiusura)
  • 8 ottobre 2001 il DJ chiudeva a 9344
  • 11 marzo 2002 ritornava al massimo di 10607
  • 30 settembre del 2002 toccava il picco della crisi con il minimo di 7528

Un po' di percentuali:

il 17 settembre 2001 l'indice perdeva il 29,6% dal massimo del gennaio 2000 e il 27% dall'ultimo massimo di maggio 2001 e il 14% rispetto al giorno prima della tragedia. L'8 ottobre (pochi giorni dopo) l'indice aveva recuperato in percentuale il 13% e si era riportato in linea con il precedente minimo di marzo 2001. E' evidente che scontato l'impatto psicologico l'indice ritornò a riflettere il sentiment economico e per questo disegnò quel poderoso v che tutti ricordano. poi riprese gli alti e bassi consueti e oltre un anno dopo tocco il minimo assoluto(-35% dal massimo)

Oggi:

  1. La crisi è molto grave perchè tocca il settore immobiliare (patrimonio di tutte le famiglie USA) e tocca tutto il settore finanziario/assicurativo. La crisi ha dunque un impatto diretto sui consumatori americani che vedono calare il valore dei loro patrimoni immobiliari e sul credito che si riduce.
  2. il dollaro è già fortemente svalutato
  3. materie prime ai massimi
  4. deficit federale già elevato
  5. inflazione (a parte la bufala del "core") già elevata
  6. globalizzazione ai massimi storici, con USA, UK e Spagna come grandi importatori netti mentre Cina India Giappone e Germania sono esportatori netti, e adesso USA e UK si stanno fermando;
  7. borse asiatiche immature e forse in bolla speculativa
  8. sistemi bancari in Cina e India non trasparenti, e forse pieni di incagli non dichiarati

Aggiungiamo che siamo al capolinea di un ciclo ininterotto di rialzi che dal minimo del settembre 2002 (7500) ha portato il DJ al massimo di 14164 il 9 Ottobre 2007 (+ 88%)

Oggi il DJ ha chiuso a 11971 (-15,4%) dai massimi (molto lontano dal -27% del famoso 11 settembre). Sostanzialmente riflette il movimento fatto dal mercato all'inizio della crisi dei titoli internet e nel periodo in cui anticipò la piccola recessione di 2 trimestri consecutivi.

Conclusioni

Se consideriamo che non c'è stato nessuna causa esogena (non economica) e che la crisi è reale, non credo proprio che dobbiamo aspettarci una ripartenza stile post 11 settembre. Vedo piuttosto un'altalena di alti e bassi (nella migliore delle ipotesi) anche violenti ma non un +13% in 10 giorni come allora. Nella peggiore delle ipotesi (esempio fallimento di banche, peggioramento utili etc..) vedo ancora forti ribassi. Ricordatevi che il P/E che conta è quello atteso, e se i consumatori americani smettono di consumare molte aziende vendono meno del loro break even e gli utili diventano perdite in un battibaleno e allora saranno dolori per tutti i titoli ciclici.

Aggiungo un elemento nuovo: la grande interrelazione tra Asia e USA, allora meno importante, ma oggi che tutti sperano che siano Cina e India a fare i motori dell'economia anche le reazioni dei mercati Asiatici diventeranno fondamentali, e se anche loro crollano addio sogno di "decupling".

martedì, gennaio 22, 2008

Brutta chiusura di WS

Dopo il taglio dei tassi del 0,75 e dopo una serie di ribassi enormi, come minimo un rimbalzo, e invece Wally è finita -1%
Brutto segnale.

Un'altra giornata storica sui mercati

La prima parte della giornata (prima mattinata) è stata da paura, l'asia crolla e i mercati europei fanno aperture da infarto. Poi l'europa recupera e alle 14 Bernanke taglia dello 0,75. Un taglio quasi scontato ormai dai mercati (il libor stamattina navigava attorno al 3,66), e infatti dopo una prima reazione impetuaosa dei mercati europei, tutto è tornato come prima. Se poi uno legge il comunicato della FED, be' certo non si tranquillizza. Adesso c'è Wally che tenta di riportarsi i parità, ma lo sforzo è grande. La giornata non ancora finita. Torno a guardare il book....a stasera.

Cautela....Cautela ....Cautela.

Domanda: per che cosa verrà ricordato il Governo Prodi?

Questa è la risposta ad un commento di un amico al post sotto:

Ciao......a parte che Prodi sta sui coglioni agli italiani, non a me. Non è il fatto di andare in parlamento, anzi, concordo con te, questo è giusto. E' quello che ha detto in parlamento:
  1. "E' d'accordo con il discorso di Mastella sulla giustizia"!!!!! Ma siamo matti, questo contraddice 10 anni di polemiche della sinistra contro il Berlusca. Al mondo non si può essere tutto e il contrario di tutto!
  2. "Noi non abbiamo mai lasciato solo Mastella anzi".....(Patetico, pur di riprovare a ad avere i voti dell'inguardabile Mastella si è perfino sdilinquito in queste frasi da libro cuore).

Prodi era una persona seria, io l'ho conosciuto tanti anni fa, quando era professore e presidente dell'IRI e le sue idee erano liberali in economia e la sua etica era quella cattolica. E' innegabile che pur di mantenere il potere si è via via annacquato e oggi è una boa disancorata in balia delle correnti, in stile Andreotti negli ultimi 3 anni di governo. E infatti il primo senatore a vita che ha deciso di votarlo è stato proprio Andreotti. Un certificato di garanzia!

Rifaccio invece la domanda: secondo voi per che cosa verrà ricordato il governo Prodi?

Operazioni

Ho venduto tutte le option call su indice, su UC e su Fiat. Ho sfruttato lo strttone in su dopo il ribasso Fed. Non ci credo molto in questo mercato.......così è meglio monetizzare subito i gain e magari rimettersi al ribasso.

Vediamo

Volatilità alle stelle

Nessuno ora può sapere cosa succederà fra qualche ora o nei prossimi giorni. Per questo ricordo a tutti di operare solo con derivati investendo quote minime di patrimonio.

Prodi: non ha il senso del ridicolo

Prodi pur di sedere sulla poltrona di Primo Ministro venderebbe anche la moglie. I suoi principi, e il bene degli italiani li ha già svenduti da un pezzo.
Se la situazione non fosse così drammatica ci sarebbe da ridere. Ma lui ha perso anche il senso del ridicolo.
Una domanda al caro Prodi.........cosa scriveranno di te i libri di storia? Se qualche amico blogger ha la risposta ben venga.

lunedì, gennaio 21, 2008

Prodi: a dead men walking

Prodi è stato sempre un uomo fortunato. Era lui stesso a dirlo. Ma probabilmente ogni uomo ha una dotazione, se pur ampia, comunque limitata di fortuna, e anche per i più fortunati arriva il giorno in cui lo stock di fortuna finisce.
Prodi è sempre arrivato al governo nei momenti di espansione economica e così è sempre riuscito a presentarsi al popolo come l'uomo del progresso e dello sviluppo. In realtà non ha fatto altro che lasciarsi trasportare dalla corrente. Oggi l'Italia si trova davanti ad emergenze vere:
  • la crisi economica alle porte
  • la ribellione dei cittadini verso la casta
  • una regione (forse non l'unica) che incapace di governarsi sta ribaltando i suoi problemi sul governo

E il grande uomo perde il suo tempo a tentare di ricucire i Matella, i Pecoraro, i Diliberto.......senza assolutamente preoccuparsi se ciò abbia una qualche utilità per l'Italia.

Il bello dei blog è vedere i post del passato

Se qualcuno a voglia di perdere 10 minuti, consiglio di andare a vedere i miei articoli di Agosto 2007 (li trovate nell'archivio cliccando agosto 2007)
Non solo ho centrato il target del ribasso ma ho anche indicato l'operatività per cavalcare il rimbalzo. Non so se sarà la stessa cosa oggi........difficile, chi lo sa. Certamente sono molti mesi che predico prudenza, al contrario di tanti analisti blasonati che fino a 10 giorni fa vedevano grandi rialzi......o tuttal più un mercato laterale. Mi faccio i complimenti da solo......anchè perchè ho sicuramente sbagliato tante singole operazioni, ma chi mi legge sa che predico da molti mesi di essere cash e di operare solo con derivati e questo era giusto. Ora è dimostrato dai fatti
Complimenti anche a Steve e a Mazzalai che in maniera diversa da molti mesi predicano prudenza.
Più in generale i complimenti vanno agli amici blogger indipendenti che spesso hanno saputo essere fuori dal coro e che ormai da molto tempo predicano prudenza, molto più degli analisti che scrivono sui giornali; quegli stessi giornali che domani usciranno con i titoloni cubitali per spaventare gli ultimi cassettisti.

I nodi vengono al pettine: come operare?

Che giornata...........di giornate così ne avvengono una ogni 3/4 anni.........Giornata molto istruttiva per i pivelli. Non lo dico con irriverenza, semplicemente sono pivelli tutti quelli che si sono affacciati alla borsa dopo il 2002 e non avevano ancora visto un grande ribasso. I ribassi sono veloci e violentissimi e fanno male ai piccoli risparmiatori come un diretto di un peso massimo.
Stamattina nel breve post avevo detto che oggi non era giornata per fare lunghe analisi. Le analisi andavano fatte prima, e per quanto mi riguarda sono alcuni mesi che dico di essere cash e di operare solo con le option. Quindi in giornate come oggi si opera. In mattinata ho shortato fiat e telecom.
Nel tardo pomeriggio sono entrato con call su Fiat, Unicredit, e sull'indice S&P50.

Mi sono comportato allo stesso modo del 16 agosto......quando sul ribasso di Unicredit ho comprato Call. Sono sincero....oggi il rischio è più alto: per due motivi:

  1. la sitazione economica è veramente pesante
  2. non c'è un supporto altrettanto chiaro come quello di Agosto dove il livello del DJ a 12.500 era veramente forte
Aveva senso operare così con livelli minimi di capitale. Con le option si può essere contrarian e lo si deve fare quando la volatilità è massima e sui titoli più volatili in assoluto.

Per il resto il mercato ha chiarito quasi tutto:
  • siamo entrati in un trend ribassista di medio o probabilmente di lungo
  • fare trading privilegiando gli short
  • consigliare ai cassettisti di lungo di starsene lontani

Option

Ho comprato 5 minuti fa un bel pacco di option call su Unicredit a prezzo stracciato.
Ho comprato anche una option call sull'indice S&P con stike 36000

Il Panico è arrivato

Oggi è la giornata del panico, come più volte detto su questo sito ci si è accorti che senza gli USA non stanno su nemmeno Cina e India........e così arriva l'ondata di vendite. Cautela
Come sempre in questi casi si può anche andare contrarian ma consiglio di farlo con Option o CW, lasciando il patrimonio cash. Consiglio gia dato più volte in questo blog negli ultimi mesi. Per il resto non saprei, oggi non è giornata di grandi analisi, oggi si opera.

sabato, gennaio 19, 2008

Draghi: chi vuol capire capisca!

Ecco cosa dice Draghi

(ANSA) - BARI, 19 GEN - "Eventuali misure di sgravio fiscale esplicano appieno il loro potenziale sull'economia solo se non portano a un aumento del debito pubblico: nel nostro caso, se sono compensate da diminuzioni della spesa corrente, che resta molto elevata". E' il messaggio lanciato dal governatore di Bankitalia, Mario Draghi, al Forex, aggiungendo come "é solo la crescita dell'efficienza produttiva e dell'offerta di lavoro che offre sostegno duraturo allo sviluppo". (ANSA) -->

In altre parole: caro governo taglia la spesa pubblica, non compensare tagli fiscali con nuove tasse. (vedi rendite finanziarie)

martedì, gennaio 15, 2008

Fine del Carry trade dal Giappone

In una giornata lo Yen ha guadagnato 1,65% sull'Euro.........significativo delle grandezze che sono in campo oggi.

Chiusura del DJ millimetrica: 12.499,240

I DJ ha chiuso proprio attorno al supporto, ultima strenua resistenza. Domani proveranno a farlo rimbalzare, ma i dati macro e i bilanci delle banche sono veramente troppo brutti.......a volte l'analisi tecnica non è tutto, e l'economia, quella vera, prende il sopravvento.

DJ: la battaglia è in atto

Poco fa il DJ ha sfondato i 12.500 arrivando a segnare un -2,20%, poi di colpo è risalito a 12,550 (-1,69%). La battaglia è in atto e le banche mandano in campo le loro truppe migliori per fermare il nemico sull'ultimo caposaldo. 12.500 è la linea del Piave, o si ferma o si va verso il baratro. Per ora sembra fermarsi, ma vediamo la chiusura tra 30 minuti.

Fiat

Short overnight..............allora qualcuno risponde alla mia domanda del post precedente?

Fiat

Riaperto lo short a 16,76. Vediamo se stare overnight o se chiuderlo in After.
In ogni caso i mercati sono improntati verso sud, e non riesco a trovare un motivo vero che possa farli rimbalzare.......se qualche amico ha idea di cosa potrebbe fermare il ribasso........è il benvenuto.

Fiat

Chiuso (temporaneamente) lo short Fiat a 16.66

USA dati bruttissimi

Il calo dello 0.4% dei consumi a dicembre è un dato pessimo. La recessione è ormai ufficiale. Se a questo dato si aggiungono le valanghe che si stanno abbattendo sulle banche USA e il minimo di oggi del Nikkey e i dati bruttini dello Zew tedesco........be' oggi si prospetta una giornata molto brutta. Rimane ancora da vedere il comportamento della FED, ma a questo punto anche se tagliasse di 0,50 a mercati aperti, credo che la reazione sarebbe anche peggiore. Vediamo se il DJ e gli altri indici riescono a mantenere i supporti di agosto, altrimenti si vende short a tutto spiano.

Cautela per i cassettisti, non aprire nuove posizioni anche se i prezzi sembrano allettanti. Come si dice: è pericoloso prendere al volo un coltello mentre cade.

Fiat

Nonostante tutti i report delle banche d'affari, sono entrato short su Fiat....target? 15 o più basso. Vediamo oggi Wall Street. Certo che il Giappone sta entrando in recessione e anche la Germania sta rallentando (Vedi Indice Zew di stamattina) e ci sono le Banche d'Affari come Merril Linch e Citigroup che non fanno che annunciare aumenti delle perdite, cancellazione di dividendi e ingresso di nuovi soci a ripianare. Se non va giù ora, quando lo farà.

lunedì, gennaio 14, 2008

Le cartucce di Bernanke

La settimana scorsa il presidente FED ha lasciato chiaramente intendere che è disponibile ad abbassare i tassi anche del 0.50% già a gennaio. Dopo un piccolo rimbalzo le borse americane sono scese di brutto, fermandosi sui supporti di Agosto.
Ormai Bernanke ha sparato tutte le sue cartucce.
Ora la domanda è: cosa può sostenere i mercati?
Stamattina poi è uscita la notizia (Anticipazione) che Citygroup si appresta a fare un writeoff di 24 MLD di $. Insomma, piove sul bagnato.
Oggi sarà una giornata molto importante. In oriente per ora niente panico, vediamo come aprono le borse europee e stiamo allerta.

venerdì, gennaio 11, 2008

La Politica nel lungo termine ha sempre la prevalenza sulla Finanza


Questo sito si chiama Finanza e Politica.
Vorrei chiarire che per me la Politica è quella con la "P" maiuscola, cioè la corretta gestione della cosa pubblica e più in generale lo sviluppo integrato di azioni eticamente correte finalizzate al bene dell'uomo. Fare politica vuol dire mettersi al servizio dei cittadini di un paese, di una regione e di una nazione per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita e per promuovere l'elevazione sociale e culturale di tutti i cittadini.
Ma l'Italia è il paese di Machiavelli dove la politica è la gestione del potere finalizzata a far prevalere una fazione sull'altra. Nel corso degli ultimi anni, poi la politica è diventata sempre più la "gestione del consenso" e sempre meno la gestione della cosa pubblica. (Non parliamo poi di etica). Oggi i nostri politici con al "p" minuscolissima sono ormai una casta che vive in una Versaille dorata, lontanissimi dalla realta. L'immagine che mi torna sempre in mente è quella dei saloni di Sanpietroburgo, dove lo Zar e i suoi nobili ballavano e ridevano senza nemmeno immaginare che dopo poco avrebbero perso tutto, perfino la vita, travolti dalla loro stessa arroganza e futile inutilità.
Anche in Italia i nostri politici stanno vivendo la loro ultima "Bella Epoche". In questo senso Prodi (nella foto in alto, ndr) ricorda più il Re di Francia che lo Zar, non mi stupirei se alla domanda: Presidente il popolo vuole pane, rispondesse come Maria Antonietta......."dategli delle brioche". Ormai è così lontano dalla realta che se non fosse così drammatico potrebbe apparire comico, persino esilarante.
Ora la domanda è una sola quale sarà la goccia......e chi e cosa causerà il tracollo di questo sistema.
Forse sarà la crisi finanziaria e dei mercati che si sta preparando sotto i nostri occhi.
Purtroppo nel lungo periodo è la società a prevalere, e se la sociètà civile tracolla, l'economia non regge e come sempre i mercati finanziari anticipano tutto. Ora è facile vedere come il mercato italiano sta sbriciolandosi giorno per giorno, a cominciare dalla piccole e medie capitalizzazioni.
Attenti politici alla Prodi, alla Bassolino, alla Jervolino, alla Pecoraro.....attenti politici da cinecittà incapaci di prendere decisioni e pronti allo scaricabarile, l'Italia non ha più riserve di risorse per permettersi una banda di incapaci così inetti e faciloni, così innamorati della sedia e lontani dalla gente.

Purtroppo amici, attenti anche ai mercati perchè essendo finita la finanza creativa delle cartolarizzazioni facili, a sostenere le borse dovranno essere i fondamentali e l'espansione economica, cosa di cui difettiamo totalmente, quindi c'è solo una strada davanti a noi ed è tutta in discesa, ma si sa la diiscesa in borsa vuol dire un bagno di sangue.
Cautela

giovedì, gennaio 10, 2008

Le tasse sulle rendite finanziarie non andranno a chi lavora, ma ad ingrassare la casta

Un amico lettore mi ha mandato un commento sulle rendite finanziarie. Lo condivido totalmente e quindi lo pubblico......facciamo sentire la nostra voce di blogger contro una casta di ladroni che ogni giorno si dimostrano anche sempre più incapaci.

Ideologie e rendite

Penso che tutta la storia e la mappatura filosofica delle ideologie sia da riscrivere, per lo meno a partire dall'Illuminismo. Ai soggetti provenienti da famiglie prive di identità che ci vengono a dire come deve andare il mondo, quando essi stessi non sanno né chi sono né perché esistono, non possiamo che opporre lo ius naturalis e i suoi capisaldi: la proprietà privata e il libero mercato. Proprietà privata e libero mercato impongono di buttare le ideologie nel pattume, una volta per tutte: gli errori mentali e il regresso di civiltà dei nostri nonni del novecento, un secolo di istupidimento di massa e di follia collettiva, non dobbiamo pagarli noi.Occorre piuttosto imparare a riconoscere quando democrazie formali delegate nascondono tirannie oligarchiche e stataliste: le famiglie dei tiranni e i loro clientes, in questo caso, vogliono controllare e ingessare il mercato, e pretendono di vivere sulle spalle dei cittadini contribuenti, dei ceti produttivi.Per impossessarsi della ricchezza creata e guadagnata dai ceti produttivi, tassano gradualmente ogni azione che il lavoratore compie nella sua vita, ogni ambito della sua esistenza. Salari e stipendi, consumi, atti amministrativi, risparmi, case, trasferimenti di proprietà, tutto diventa occasione per imporre balzelli ed estorcere così denaro a chi se lo è sudato.Oggi vengono a raccontarci che vogliono diminuire le tasse sul reddito da lavoro dipendente; i soldi per far ciò però li trovano raddoppiando le tasse sui risparmi dei lavoratori dipendenti, dei poveri Cristi, di coloro che non possono emigrare o almeno portare i loro risparmi all'estero. In questo consiste la famigerata armonizzazione, cioè l'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie.Le quali ovviamente non sono rendite, ma sono i sudati, tartassati, inflazionatissimi risparmi di lavoratori e pensionati, che già non rendono nulla , visto che a causa dell'inflazione i rendimenti reali sono oggi negativi. Chi vive di rendita sono caso mai i membri del politburò, i maggiordomi dei padroni, coloro che hanno venduto il loro consenso in cambio di uno di quei posti pubblici d'oro o di comode poltrone politiche, con scarso engagement e lauti stipendi: rendite, appunto.I dominanti di oggi possono essere raffigurati da una piramide: al vertice abbiamo le odierne famiglie reali, le famiglie della grande impresa assistita, sovvenzionata, sussidiata e le famiglie dei boss delle cosche. Tutti costoro sono i padroni assoluti dello stato. Al centro abbiamo i maggiordomi privilegiati, coloro che occupano le poltrone ben retribuite delle cariche politiche, amministrative e burocratiche, il politburò. Alla base abbiamo quella parte di dipendenti pubblici assolutamente inutile, coloro che, per timore di dover combattere sul libero mercato, hanno venduto il loro consenso in cambio di un misero "posto" pubblico, per un misero stipendio, maltrattati e disprezzati dai loro stessi padroni. Tutti gli appartenenti a questa piramide producono poco e male: il sistema si regge e va avanti utilizzando la ricchezza creata dai ceti produttivi: piccole e medie imprese, dipendenti del settore privato, lavoratori autonomi. La tirannia e l'oppressione consistono nel costringere questi ceti produttivi a mantenere, per forza, gli altri ceti parassitari. Il fisco serve prevalentemente a questo. Oggi la lotta di classe non è più tra proletari contro borghesi, ma tra lavoratori contro parassiti, tra ceti produttivi contro il politburò.Capiamoci, con l'assalto dei ceti parassitari ai risparmi dei lavoratori (le rendite finanziarie) il passaggio è quasi epocale; per impadronirsi dei nostri risparmi non gli bastava più l'inflazione, oggi l'attacco espropriativo contro i risparmi degli Italiani è diretto, frontale e pesantissimo: aumento, quasi raddoppio dell' imposta sostitutiva, che, si badi bene, è per sua struttura e per base imponibile molto più pesante e vessatoria, a parità di aliquota percentuale, della normale imposta sul reddito, con la quale in troppi, per ignoranza o malafede, la confondono. Come sono bravi, coloro che vivono sulle nostre spalle, nel falsare il significato del linguaggio, nel camuffare gli espropri che perpetrano. Che fantasia affermare: "Vogliamo abbassare le tasse sui salari dei lavoratori, quindi raddoppiamo le tasse sui loro risparmi...".Quanta gente sprovveduta e in buona fede si lascerà ancora prendere per i fondelli? Quanti poveri Cristi non capiranno che i tartassati sono sempre loro, che lavorano per far fare la bella vita a qualcun altro?E ripeto il mio vecchio suggerimento: chiediti sempre nelle tasche di quali famiglie vanno i soldi che lo stato ti estorce. Avv. Filippo Matteucci

mercoledì, gennaio 09, 2008

Nel pomeriggio di oggi si deciderà il prossimo trend

Ieri sera il DJ si è fermato un pelo sopra il minimo di Agosto, dopo una caduta repentina avvenuta nella seconda metà della giornata (le Borse europee erano già chiuse). In particolare il DJ ha rotto il piccolo supporto a 12750 a circa un'ora dalla chiusura e poi è sceso, ma solo negli ultimi 15 minuti è crollato con volumi crescenti toccando il minimo in chiusura.
Nonostante la pessima performance di Wally oggi le borse UE non sono crollate e nemmeno il Nikkey, anzi. Inoltre i future USA sono in crescita.
Il mio film: ieri sera le mani forti hanno spinto il DJ sui minimi per sondare se i ribassisti avevano ancora un po' di cartucce..........oggi a mio avviso prepareranno qualche giochetto per riportare su i mercati. Mi aspetto un rimbalzo notevole a partire dal pomeriggio.
Lo scenario alternativo e' altrettanto pericoloso, (forse più pericoloso) e vede una decisa rottura dei minimi di Agosto degli indici USA , con aumento di volumi. In tal caso si esce definitivamente dal range (12.500 - 14.200 del DJ) e si comincia a delineare chiaramente un bel canale ribassista di lungo.
Consigli: cautela, cautela, cautela e qualche option ben posizionata out on the money contrarian per cavalcare il rimbalzo (se c'è) e per il resto stare flat e se comincia il grande ribasso cominciare a shortare con moderazione e poi andare short duramente sul primo pull back.

lunedì, gennaio 07, 2008

Momento cruciale


Il DJ è arrivato ancora una volta sul supporto attorno ai 12750 punti. Tale supporto ha retto in Agosto e in Novembre. Io propendo per un ultimo rimbalzo. Se scende ancora decisamente al di sotto dei 12.750 c'è da scappare a gambe levate.

giovedì, gennaio 03, 2008

ANDREA MAZZALAI......un grande!!!!!

Non conosco personalmente ANDREA MAZZALAI, ma da molto tempo ho inserito il suo Blog ICEBERGFINANZA tra i miei preferiti. Il motivo è semplice: trovo eccezionale la sua capacità di argomentare le sue tesi. Se molti giornalisti importanti facessero come lui.........
Non si limita mai a dire cosa pensa, ma cita continuamente le fonti da cui ha tratto tali informazioni.
Poi, bisogna dargliene atto, ha anticipato magistralmente la crisi delle banche e a mio avviso sta ancora spiegando (anticipando) perfettamente l'arrivo della prossima recessione. Si può concordare o no con le sue tesi (io sostanziamente concordo) ma in ogni caso gli va dato atto di essere uno straordinario spirito libero e un grande ricercatore economico.
Complimenti all'amico Mazzalai e un invito, per chi ancora non lo conosce ad andare a leggere i suoi ultimi post.

In Borsa piove in Emilia nevica

Piano, piano, ma nevica e si sta imbiancando tutto.

Corsi e ricorsi storici

Accadde il 3 gennaio, Greenspan abbassò il tasso di sconto, dopo una serie di dati negativi, e accadde senza preavviso facendo rimbalzare le borse mondiali. Certo adesso la situazione è un po' diversa, e soprattutto il $ è debole, ma le Banche Centrali sono molto attive e oggi l'Euribor è ai minimi e i cinesi stanno svalutando lo Yuan contro il dollaro. Basterebbe poco per far girare i mercati temporaneamente dando una bella botta ai ribassisti. Attenzione!

FEDERAL OPEN MARKET COMMITTEE ACTIONS AND CHANGES IN THE DISCOUNT RATE.(Brief Article)(Statistical Data Included)
From:
Federal Reserve Bulletin

The Federal Open Market Committee decided on January 3, 2001, to lower its target for the federal funds rate by 50 basis points to 6 percent.
In a related action, the Board of Governors approved a 25 basis point decrease in the discount rate to 5 3/4 percent, the level requested by seven Reserve Banks. The Board also indicated that it stands ready to approve a further reduction of 25 basis points in the discount rate to 5 1/2 percent on the requests of Federal Reserve Banks.
These actions were taken in light of further weakening of sales and production, and in the context of lower consumer confidence, tight conditions in some segments of financial markets, and high ...

mercoledì, gennaio 02, 2008

Petrolio: 100 dollari al barile a New York

La Nigeria fuori controllo sta portando il petrolio ai massimi storici. Non c'è analisi tecnica che tenga di fronte a una guerra civile, speriamo il bene, e che la pace prevalga sia per gli abitanti dell Nigeria, sia per l'economia mondiale altrimenti un aumento del petrolio causerà aumenti dell'inflazione etc. etc.

martedì, gennaio 01, 2008

Petrolio: Doppio Massimo?



Il Grafico del Crude Oil giornaliero ha disegnato un doppio massimo, se la figura sarà completatata con un ulteriore ribasso potremmo aspettarci un bel calo nel prossimo mese.