finanza e politica

venerdì, dicembre 22, 2006

Buon Natale Amici

I mercati chiuderanno fino al 27/12, tutti potremo concentrarci sulle cose più importanti, la familia, gli amici, e per chi crede......pensare a Dio, e al senso della vita. A cosa serve essere uomini liberi se non c'è uno scopo nella vita!
Io spesso parlo di economia, di dati, cifre, tasse, aziende.........ma tutto questo non è il vero senso della vita; sì, può essere appassionante, bellissimo e interessantissimo, ma sono altre le cose che hanno senso nella vita. Sono altre le cose che riempiono la nostra esistenza.
Il Natale, non è la festa dei consumi; al contrario ha un significato se facciamo silenzio dentro di noi, se sgombriamo la nostra mente da tutte le cose inutili, e cerchiamo l'essenziale.
Per chi crede......è il mistero di Dio, la sua nascita. Per chi non crede sono le persone care, gli affetti più sinceri. Ma anche agli amici che non credono e che in questi giorni trasiteranno su questo sito, mi permetto un suggerimento.............andate alla messa di mezzanotte, e non importa se il prete vi convincerà o meno......l'importante è che vi fermiate un attimo e pensiate che la nostra vita non ha alcun senso se non si guarda oltre, che la religione cattolica se la si riduce al nocciolo non fa che ripeterci da 2000 anni che l'uomo è fatto ad immagine e somiglianza di Dio, e per questo la vita umana è sacra.
Anche chi non crede in Dio, anche per chi è scettico con la Chiesa, anche chi ha tutti i dubbi di questo mondo terreno, non neghi mai la sacralità della vita umana.
Perchè chi riconosce la sacralità dell'uomo, non fa guerre, non calpesta i deboli, ma al contrario li aiuta e così facendo rende il mondo migliore.
Ecco la sera di Natale deve ricordarci questo. Aiutarci a meditare su cosa ha davvero valore.

E allora Buon Natale di cuore a tutti gli amici, a partire da Buddy, Luca, Steve, L'imprenditore, Zener, che non ho mai conosciuto personalmente, ma che, sono convinto, conosco molto meglio di tante persone che vedo tutti i giorni ma che non manifestano mai i loro pensieri.

Buon Natale a tutti i blogger, spiriti liberi, che amano ancora approfondire, leggere, scrivere, in una parola .........."pensare"................, quanto di più virtuale, ma in fondo quanto di più reale contraddistingue l'uomo.

Buon Natale Amici.

martedì, dicembre 19, 2006

TASSE.....un caso reale, allo stato l'83,68% dell'Utlile

A fronte di 100 di utile, il socio porta a casa 16,3. Vi pare inverosimile?
Eppure è proprio così.

Piccola società di capitali, con la maggior parte dei costi dovuti al personale:

Utile 100 (prima delle imposte)
Irap 38,66
Ires 42,
_____________

Utile 19,34

Se poi l'utile volete incassarlo come soci, dovete mettere nella vostra denuncia ipef il 40% dell'utile (19,34 x 0,40 = 7,728) x 0,39 (aliquota Irpef) = 3,01

Utile che entra veramente nelle tasche dei soci:

16,32

Questo è quello che accade a un artigiano, un piccolo imprenditore, un gruppo di professionisti che gestisconi lo studio in società etcccc........
Attenzione, se per caso prima hanno percepito compensi come amministratori, questi sono stati tassati al 18% (Inps, che non rivedranno mai!) e IRPEF (ipotesi 39%).

Incredibile vero?!...........non mi credete? Invito tutti gli scettici a consultare un commercialista, un amico ragioniere, o un piccolo imprenditore.
Lascio ai lettori trarre le conclusioni.

Google

Ieri è scesa su timori di rallentamento della crescita degli utili. Google è un leader del mercato tech, e come società è fantastica ma sconta prezzi elevatissimi, sostenibili solo con raddoppio continuo degli utili. Inoltre nella sua crescita si è lasciata dietro molti gap up che andranno ricoperti (il più vicino è a 435$). Inoltre, a mio personalissimo parere, in questa fase google è un indicatore del mercato, colpire Google vuol dire colpire il mercato. Da monitorare con molta attenzione. Personalmente sono posizionato al ribasso su Google, con alcuni CW PUT per marzo.

lunedì, dicembre 18, 2006

L'Iran dice addio al dollaro e converte tutto in euro

"L'Iran dice addio al dollaro e converte tutto in euro
Il governo iraniano ha ordinato alla banca centrale di convertire in euro le attività denominate in dollari detenute all'estero e di rimpiazzare la divisa Usa con quella europea nelle transazioni con l'estero."

La notizia era nell'aria, ma è comunque una notizia che prefigura battaglie. Se anche altri stati esportatotori di materie prime andassero nella stessa direzione, la forza del dollaro subirebbe un colpo durissimo. Ricordiamo che da quando Nixon abolì la convertibilità del $ in oro, gli USA hanno potuto stampare moneta a piacimento e con questa moneta hanno potuto pagare tutte le importazioni americane, perchè dal dopoguerra ad oggi il dollaro è stata l'unica moneta di riferimento, per gli scambi mondiali. Con la nascita dell'Euro è finito il monopolio, e oggi gli altri stati possono decidere di essere pagati in Euro o di detenere le loro riserve denominate in Euro. Di fatto tutto questo sta indebolendo il dollaro, che, a garanzia della sua solvibilità pone la sua forza economico militare, ma che da molti anni ha la bilancia commerciale tottalmente sbilanciata.

In questa situazione, ogni spostamento verso il l'euro indebolisce il dollaro, e accresce l'instabilità dei mercati, già molto attenti a questa variabile.

Secondo TIME il personaggio del 2006 siamo noi Blogger!

Il personaggio del 2006?
Il verdetto del settimanale Time che dedica la copertina a quanti «hanno contruibuito a far esplodere la democrazia digitale»
La «persona dell'anno»? Siete voi. Voi navigatori, secondo Time. Il settimanale, pubblicando in copertina un computer con uno specchio al posto dello schermo, ha scelto di incoronare per il 2006 «tutte le persone che hanno partecipato all'esplosione della democrazia digitale» usando Internet per diffondere parole, immagini e video, contribuendo al successo di siti come «YouTube» o «MySpace». «Per aver preso le redini dei media globali, per aver fondato e aver dato forma alla nuova democrazia digitale, per aver lavorato gratis e aver battuto i professionisti al loro stesso gioco, la Persona dell'Anno 2006 di Time siete voi», ndr Siamo noi.........amici bloggers. Viva la democrazia digitale!

venerdì, dicembre 15, 2006

Fiat......uno stop loss troppo stretto

Ieri mattina ho comprato Fiat a 14, inizialmente avevo messo lo stop a 13.88. Poi Fiat è salita a 14.04 e io ho alzato lo stop loss a 14. L'idea era di non perderci più.
Be' adesso sapete come è andata.........ieri ha girato per ore intorno a 13,99 e io ovviamente mi sono stoppato, stamattina è partita e io non ho avuto il coraggio di rientrare quando ha fatto un piccolo pull back a 14,30 (Livello segnalato anche da LL come attuale stop) e adesso veleggia a 14,60 e io mi mangio le dita.
Morale della favola..........."gli Stop Loss troppo stretti non vanno mai bene" o comunque sono incompatibili con i grossi gain.

Fiat, analisi tecnica

Chiedo aiuto agli amici come LL, più bravi di me sull'analisi tecnica: fiat mi sembre abbia disegnato un testa e spalla con la nek line a 14,47. Se scende mi sembra un bel testa espalla ribassista; ovviamente in caso contrario potrebbe volare. In questo momento è a 14,46?!........Che ne dite??

I mercati finanziari.........siamo alla fine dell'estate.

Concordo pienamente con il nostro "volpino". Il futuro sarà la volatilità. Tanta, interessante e insidiosissima volatilità.
Sapete che mi piacere paragonare la borsa alla meteorologia, be', ora siamo alla fine dell'estate, ultimi giorni di agosto, quando arrivano i primi acquazzoni, poi ritorna il bello, le temperature hanno sbalzi violenti, in poche ore si possono perdere 10 gradi e poi altrettanto velocemente si recuperano.
Ecco, cosa vedremo nei prossimi giorni, o forse 1/2 mesi.
Titoli che salgono del 5/10% poi ricadono e si riprendono anche in poche ore.
Qiundi prudenza, uso degli stop loss, o dei derivati (CW e option) e attenzione costante ai mercati, non è più un mercato per cassettisti, dopo l'estate arriva l'autunno, ma potrebbe succedere alle borse, lo stesso fenomeno che accade al tempo atmosferico in questi anni: non ci sono più le stagioni intermedie, e dall'estate si passa all'inverno nel giro di poche ore.
Attenzione, questo è ciò che potrebbe accadere nei prossimi 1/2 mesi.

mercoledì, dicembre 13, 2006

Banchieri condannati: accondiscendenti con I grandi, duri con i deboli!

L'amico imprenditore ha dissertato più volte a proposito della condanna dei banchieri BAM (Geronzi, Gronchi, Colaninno, etc....). Capisco la sua opinione da imprenditore, ma vorrei evidenziare alcuni aspetti non secondari nella gestione delle banche, che mi portano a sostenere lo sforzo del tribunale di Brescia per fare un po' di pulizia in questo mondo.

Inizio con un primo esempio: anni sessanta, una piccola impresa edile che costruiva palazzi con 20/25 appartamenti, viveva con un "fido" di 12 milioni, (gli appartamenti allora costavano 3,5/4 milioni, quindi il credito bancario copriva circa il 10/15% dell'investimento complessivo, ma il solo prezzo del terreno garantiva la Banca in caso di insolvenza). L'azienda edile veniva pagata in base alle vendite e allo stato di avanzamento dei lavori; in caso di mancate vendite, l'azienda entrava in crisi, e la banca, che possedeva garanzie reali, chiedeva il rientro, per l'imprenditore era la fine, la banca si rivaleva su terreno e fabbricato e rientrava, spesso con lauti guadagni. Questo accadde realmente nel 65 (la famosa congiuntura) a molte piccole imprese edili italiane.

Secondo esempio: la banca presta ingenti somme (molti miliardi, non pochi milioni) a una società immobiliare, senza garanzie reali, o con garanzie reali bassissime, e spesso (a pensar male) il credito viene concesso con pressioni politiche o di gruppi economici tra loro collegati, senza una valutazione oggettiva del merito di credito, ma per volere del presidente o del consiglio di amministrazione (che naturalmente incarica verbalmente un funzionario di fare le istruttorie di legge che dimostrano l'assoluta correttezza formale). Naturalmente il solerte funzionario sottoscrive lui tutta l'istruttoria, mentre il presidente "poteva non sapere". Poi tutto va di conseguenza.......l'azienda chiede altri affidamenti, sempre concessi. Quando comincia la crisi, l'indebitamento è enorme, e non conviene a nessuno far rientrare l'azienda, a quel punto inizia la fase due: passare la bomba ai piccoli risparmiatori e al parco buoi, e quando non è possibile individuare dei bei capri espiatori (I famosi bancari) cui dare tutte le colpe.

Questo bel gioco è stato ripetuto troppe volte in Italia (Immobiliare Bagaglino, Cirio, Parmalat, Squadre di Calcio, etcc..... e quel che è peggio è che è sempre stata la stessa squadra a ripetere il giochetto)

Il vero maestro di tutto è Geronzi, lui si è garantito l'immunità prestando circa 200 miliardi di lirette a tutti i partiti (escluso FI che allora non esisteva e MSI che allora non era "nell'arco costituzionale"). Quello che dico non è un'invenzione, ma è scritto negli allegati della sentenza di rinvio a giudizio del buon Geronzi per le mancate comunicazioni a Banca d'Italia. Lui si era semplicemente dimenticato di informare Banca D'Italia dell'elenco dei crediti incagliati verso i Partiti. Ovviamente era una dimenticanza del solito funzionario incapace!!!!
Naturalmente ne il corriere ne il sole 24 ci diranno mai che fine ha fatto quel processo, se sta per essere prescritto, o se il magistrato che lo aveva istruito ha fatto una rapida carriera in qualche altra sede meno scomoda e non può più occuparsene.

In conclusione:

1) c'è la finanza per i piccoli imprenditori che segue regole dure, spesso vessatorie per le PMI (altrimenti le Banche dove trovano i soldi per finanziare i grandi inciuci) e c'è la finanza per i grandi debitori, che non segue le regole terrestri.

2) I banchieri (quei 15/20 grandi banchieri + un gruppo di consiglieri di Amministrazione a loro collegati) non sono interessati a Basilea 2, allo sviluppo delle imprese, e nemmeno all'economia generale. Loro sono interessati al potere. Il vero Potere, quello con la P maiuscola, quello che permette di far volare le "vacche", quello che garantisce l'impunibilità, quello che non ha bisogno di contratti, di garanzie reali, ma dove basta una stretta di mano e la copertura (quella si, reale) del potere politico.

Per questo caro amico imprenditore va apprezzata la sentenza del tribunale di Brescia, e se le grandi banche non avessero tante sofferenze di grandi gruppi senza garanzie potrebbero sostenere meglio e con costi inferiori le imprese che investono verso il futuro........ma questa è UN'ALTRA STORIA.

sabato, dicembre 09, 2006

I furboni del quartierone 2

Ieri qualche ora dopo la notizia sono andato a curiosare sui siti del Corriere e di Repubblica. In prima pagina nessuno dava la notizia, nella pagina economica nemmeno. Oggi ho rifatto il controllo, niente! Solo ne "La lettera finanziaria di Turani" se ne parla, evidenziandone però gli effetti sul titolo Capitalia. I nostri 2 giornali più importanti del paese in prima pagina mettono lo scandaletto delle starlette un po' puttane..........sai che novità, roba da pagine di cronaca di giornali di provincia.
Invece abbiamo un tribunale serio e importante come quello di Brescia che condanna, dico CONDANNA alcuni dei più importanti banchieri e uomini della finanza italiani, e li condanna per bancarotta, e nessuno ne parla?! No, non mi scandalizzo, semplicemente ricordo a tutti che questi signori sono i proprietari di questi giornali e che se un giornalista va a scrivere troppi articoli su di loro lo cacciano a scrivere in cronaca sui giornali locali.

Questo è il vero potere nel nosrto paese!

Una riflessione finale sui mercati.......... teniamo sempre presente questi rapporti di forza sui media anche quando leggiamo le notizie economiche e finanziarie, cerchiamo di guardare sempre dietro la notizia e dietro le apparenze. A volte anche una notizia non data per noi trader può valere molto.

venerdì, dicembre 08, 2006

I furboni del quartierone

Di seguito allego la notizia (Reuters) della condanna di Geronzi e Colaninno e di tanti altri manager per bancarotta. Leggete bene i nomi. E' facile fare i collegamenti con tanti altri casi e con tante altre operazioni finanziarie. E' incredibile come le stesse persone sono presenti in tantissime operazioni, molte delle quali (Parmalat, Telecom, Unipol) si sono rivelate dei veri e propri disastri per gli azionisti.

"Geronzi,Colaninno,Gronchi sospesi cda banche,parola ad assemblee MILANO, 8 dicembre (Reuters) - La condanna di ieri a Brescia di Cesare Geronzi, Roberto Colaninno e Divo Gronchi - fra gli altri - comporta per i tre manager la sospensione immediata dalla carica di amministratore di società bancarie, mentre tutte le altre pene sono sospese e non verranno eseguite fino a che la sentenza non diventerà eventualmente definitiva. La legge e il regolamento sui requisiti di onorabilità di amministratori di società bancarie e sgr prevedono infatti la sospensione immediata dalla carica anche a fronte di una condanna non definitiva. L'assemblea della società può però prendere atto della condanna e confermare comunque il consigliere. Geronzi oltre a essere presidente di Capitalia siede nel cda Mediobanca , Colaninno è consigliere della banca romana e di quella milanese, mentre Divo Gronchi è amministratore delegato di Bpi , prossima alle nozze con Popolare di Verona e Novara . Capitalia ha già fatto sapere in una nota che il cda dell'11 dicembre esaminerà la sentenza "in particolare per le deliberazioni relative alla convocazione dell'assemblea" che dovrebbe tenersi il 18 gennaio, secondo una fonte finanziaria. Non è stato possibile per ora avere un commento da Bpi e Mediobanca, che quest'anno, il 29 maggio, ha già tenuto un'assemblea per confermare Geronzi dopo un provvedimento di interdizione emanato dalla Procura di Parma nell'ambito dell'inchiesta Parmalat . La prima sezione penale del Tribunale di Brescia, secondo una fonte legale, ha condannato stanotte Geronzi e Gronchi entrambi a un anno e otto mesi per bancarotta semplice, il presidente e Ad di Piaggio Roberto Colaninno a quattro anni e un mese per bancarotta preferenziale al termine del processo di primo grado sul fallimento del gruppo edilizio Italcase-Bagaglino. Il Tribunale ha inoltre condannato fra gli altri Mario Bertelli - il patron dell'impero dell'edilizia turistica di lusso crollato a fine anni 90 per un buco di 1.200 miliardi di lire - a 13 anni di reclusione, gli ex membri del cda di Banca Agricola Mantovana Steno Marcegaglia ed Ettore Lonati a quattro anni e un mese di carcere e l'ex vicepresidente di Unipol Ivano Sacchetti a un anno e otto mesi. Per quel che riguarda le pene accessorie, il Tribunale ha disposto per Geronzi e Sacchetti l'incapacità a ricoprire uffici direttivi per due anni, mentre Colaninno, Lonati e Marcegaglia sono stati interdetti dai pubblici uffici per cinque anni. Le pene accessorie, come quelle principali, non diventano esecutive sino a quando la sentenza non sarà passata in giudicato, dopo gli eventuali gradi di appello. Geronzi, Colaninno e Gronchi sono fra i 62 imputati - fra amministratori, soci e consiglieri delle società della holding edilizia, e una schiera di banchieri - per i quali la procura aveva chiesto un totale complessivo di oltre 174 anni. Secondo la procura, le banche avrebbero cercato di mettersi in una posizione di vantaggio in vista del fallimento. In particolare la procura sostiene che i banchieri, pur di fronte al crack inevitabile, finanziarono il piano di salvataggio del gruppo attraverso garanzie ipotecarie per trasformare i crediti chirografari in privilegiati, danneggiando così tutti gli altri creditori. Tutti i banchieri hanno sempre respinto gli addebiti. ((Redazione Milano, Reuters messaging paola.arosio.reuters.com@reuters.net, 39 02 66129547, fax 02 801149, milan.newsroom@news.reuters.com))

lunedì, dicembre 04, 2006

Il ceto medio si muove: è un evento eccezionale!

La manifestazione di Roma ha molti elementi veramente unici, che ne fanno un evento eccezionale nella storia italiana degli ultimi anni. Vorrei elencarne alcuni:

1) In Italia solo il sindacato (CIGL) e la chiesa cattolica hanno una struttura capillare su tutto il territorio capaci di organizzare milioni di persone, in questo caso nessuno di questi era coinvolto.

2) Altro metodo per riempire le piazze è quello di mobilitare gli studenti (sono sempre una massa di manovra grande e facilmente coinvolgibile soprattutto se si fa di mattina, in orario scolastico e si paga loro il viaggio. Anche qui niente di tutto questo, niente studenti.

3) La manifestazione si è tenuta di sabato e per di più al pomeriggio (cosa che tra l'altro non favorisce certo i commercianti che il sabato pomeriggio spesso hanno la maggior concentrazione di lavoro). Insomma per partecipare bisognava essere veramente convinti.

4) Normalmente il ceto medio è contrario alle manifestazioni, essendo composto da persone che non credono alla piazza e ancor meno tengono ad essere individuati come persone che votano un preciso partito. Molti si mimetizzano perfino nei sondaggi o addirittura negli exit poll.

Ebbene, nonostante tutte queste difficoltà, il centro destra è riuscito a riempire all'inverosimile una delle più grandi piazze d'Italia, e senza violenze, senza vetrine spaccate o cariche della polizia, ha manifestato pacificamente il disagio dei ceti medi.

Prodi, ma soprattutto i leader dei partiti di centro (Casini compreso) dovrebbero meditare bene sul livello di malcontento crescente che sta emergendo negli strati più produttivi del paese.

Sbaglia chi pensa che tutto questo sia solo dovuto alla macchina organizzativa del Berlusca, sbaglia davvero in maniera grossolana, e non basteranno certo le risposte stizzite di Prodi che sempre più si sta staccando dalla realtà del paese.

sabato, dicembre 02, 2006

De Benedetti è tornato.......indicatore di pericolo!

Il 19 novembre ho scritto un lungo post intitolato sentiment , raccontavo dei miei personali indicatori di pericolo. Nelle ultime righe scherzando, ma non troppo, ricordavo che mancava ancora De Benedetti. Eccolo, rispondere subito alla chiamata.
Piccoli risparmiatori e cassettisti, è in movimento uno dei più grossi squali del mercato italiano, attenzione!!!!

venerdì, dicembre 01, 2006

Cosa bolle in pentola?

L'amico Steve si pone domande importanti, provo a dare il mio contributo.

Anche io sono molto preoccupato che possa accadere un grosso movimento sui mercati, e come si sa i grossi movimenti spesso sono al ribasso. In questo caso poi dopo mesi, e anni di mercato in costante crescita senza volatilità, un grande movimento non può che essere verso sud.

Se uno ha letto i miei post, non ho fatto che mettere in guardia gli amici verso questo evento. Anche concretamente ho operato in questa direzione: Papà, fratelli e amici sono tutti liquidi, li ho convinti a vendere tutte le azioni, e già me lo rinfacciano "ma come, mi hai fatto vendere la snam a 3, 84 e adesso è a 4,20", e ancora "ma che consigli dai, sbagli sempre!" .
Personalmente sono quasi sempre short, qualche giorno fa con Google a 500$ ho comprato un CW put stike 350 per marzo, e se sale ancora ne compro altri, in quatità industriale. La mia scommessa è per un crollo forte, secco, doloroso.
L'innesco potrebbe essere un calo consistente del Dollaro.......ricordate cosa diceva e soprattutto faceva Buffet (short su $), .......dovuto alla diversificazione sempre maggiore delle riserve valutarie delle Banche Centrali, verso l'Euro. Il $ è malato, non c'è alcun dubbio. Troppi $ ci sono in circolazione, per troppi anni gli Usa hanno pagato i conti dell'import stampando moneta (Bernanke lo ricordo ha cessato di dare informazioni sull'M3, la massa monetaria degli USA) e a troppo a lungo la stabilità del dollaro e dei mercati si è basato sul sottile ricatto che "non conviene a nessuno far crollare il $ " . Potrei continuare a lungo, ma............c'è un ma.
Quanto può durare questa situazione, anche moltissimo tempo.
Vorrei ricordare che la forza del dollaro, non è economica, ma politica. Il dollaro trae la sua forza dalla potenza politico/militare degli USA, tutto il resto sono chiacchiere. Per questo è difficile e pericoloso sfidare il RE $, e per questo non è facile comprendere quando il grande ribasso avverà. La politica con la P maiuscola segue tempi diversi da quelli economici, e la politca può condizionare la finanza anche per molto, molto tempo mentre noi non possiamo rimanere short all'infinito.

Non mi rimane che ripetere il solito ritornello........poche azioni, ben protette, con stop loss ferrei, e qualche derivato in su e in giù per cavalcare la maggior volatilità.