finanza e politica

mercoledì, novembre 29, 2006

Re $.......il grande ammalato.

Vorrei segnalare alcuni articoli di un trader (Zibordi) di grande esperienza; aggiungo di seguito i link: "Qualcosa si è Rotto Qui" e "Il Mercato Sta Chiamando il Bluff Delle Banche Centrali". Articoli che consiglio a tutti, ma in particolare al caro amico Buddy che su questo argomento sta giocando la partita più difficile.
In questi giorni anche io ho inserito sul book, accanto ai titoli, la quotazione in tempo reale del bigliettone verde. Sarà proprio il $ a dettare i tempi del mercato. Se il temporale con grandinata dovesse abbattersi sul re stanco, potrebbero essere dolori.

martedì, novembre 28, 2006

Passa parola tra i blogger finanziari: Fineco è un disastro

Il mercato aumenta la volatilità, e Fineco cosa fa? Si blocca. Dalle 9. 05 ad ora (10) il server Fineco non riceve ordini. Allora chiamo il servizio assistenza tecnica e dopo 15 minuti di attesa mi confermano che il problema è loro! Allora mi passano al sevizio trading e mi costringono a ridigitare tutte le password, poi il risultato........mi lasciano in attesa altri 10 minuti. Intanto i prezzi variano......corrono e io pur essendo dotato della piattaforma Powerdesk di ultima generazione (a pagamento), non posso che vedere i prezzi correre sul book, senza modificare gli ordini, senza modificare stop loss, senza fare nulla, completamente impotente. E allora ho aperto il blog e lo scrivo e chiedo agli amici di ripeterlo e amplificare la comunicazione. Fineco è un disastro, doppio disastro, perchè oltre ad avere problemi tecnici ha un call center sottodimensionato non in grado di far fronte alle emergenze.
Amici blogger ripetete questo messaggio se potete. Facciamo sapere a tutti che Fineco non rispetta i clienti.

lunedì, novembre 27, 2006

Piove!

Tanto per continuare la metafora meteorologica............non sono ancora i temporali che annunciano il cambio di stagione.......ma piove e sul Nasdaq è un bell'acquazzone. Adesso dovrebbe aumentare la volatilità. Poi dopo qualche bel temporale l'estate finirà.

Certo il dollaro è già sceso parecchio, poi Vall Mart che annuncia un calo delle vendite in novembre dello 0,1%, poco ma significativo del trend.......e dulcis in fundo il report di Barron's che preannuncia il calo di Google. Sono segnali importanti.

domenica, novembre 26, 2006

Berlusca.....il masochista

Certo che il Berlusca dovrebbe essere proprio un bel masochista.........prima cambia la legge elettorale (con la vecchia avrebbe vinto), poi trucca le elezioni........e alla fine perde di 25.000 voti.
Leggete il blog di LL........meglio riderci sopra.

A, dimenticavo, qualcuno della sinistra mi sa dire come mai Bertinotti si è affrettato a dire che le elezioni sono legittime? Ahhhh, adesso capisco......mi dite che ha vinto la sinistra ma non vi va di ammettere che è stato tutto merito di quel poccione del Berlusca, che ha messo a punto un marchingegno complicatissimo, ma alla fine ha conteggiato tutte le schede bianche per Bertinotti per un banalissimo errore di sbaglio!

mercoledì, novembre 22, 2006

La Banca d'Italia mette in guardia su possibili "brusche" crisi

Ecco un estratto del bollettino economico n° 47 della Banca d'Italia del novembre 2006. Mi sembra significativo, soprattutto se consideriamo la cautela con cui si esprime la Banca d'Italia.

"Nonostante la recente discesa del prezzo del petrolio,
peraltro previsto rimanere su livelli elevati
nel prossimo anno, i rischi per la crescita globale rimangono
significativi: non può escludersi, come si è
detto, una flessione dei valori immobiliari negli Stati
Uniti; sui mercati azionari e obbligazionari i premi
per il rischio e la variabilità dei corsi si collocano su
livelli molto bassi e un loro aumento porterebbe a un
deterioramento delle condizioni finanziarie; in una
prospettiva di medio termine continua a preoccupare
dimensione eccezionale raggiunta dagli squilibri
nei conti con l’estero delle maggiori aree.
La crescita più bilanciata tra le principali aree
attenua, ma non elimina, il rischio che la necessaria
ricomposizione dei flussi di risparmio e di investimento
avvenga bruscamente, con variazioni significative
del valore del dollaro e possibili ripercussioni
sulla stabilità finanziaria internazionale."

martedì, novembre 21, 2006

C'è anche chi prende posizione.

Leggo da un po' di tempo gli articoli di C. Minter su trend on line. Uno di quelli che ha il coraggio di dire come la pensa e che supporta i suoi ragionamenti con dati precisi. Vi invito a leggerlo cliccando sul nome. Anch'io penso che gli economisti siano dei pessimi anticipatori, soprattutto quando per lavoro fanno parte del board di una banca centrale, che lo ribadisco, non dirà mai con precisione che ci stiamo avvicinando alla recessessione. Il motivo è molto semplice: dichiarazioni del genere manderebbero nel panico i mercati, e si ricadrebbe nell'altro eccesso delle cosiddette previsioni che si autoavverano. Quindi come sempre tocca a noi capire e proteggere i nostri investimenti.
In ogni caso propongo grande cautela perchè i mercati possono ancora salire, e anche molto, sfidando come sempre le leggi di gravità. Il trend al rialzo è solidissimo, e la norma per i mercati, non è l'equilibrio, ma l'eccesso........in un senso e nell'altro. Oggi forse l'eccesso è verso il rialzo.

Sono completamente d'accordo con Minter che un possibile momento di inversione potrebbe avvenire subito dopo un ribasso dei tassi da parte della FED, in quel momento entreranno sul mercato i rialzisti dell'ultima ora, che ascoltando le previsioni forzatamente rosee degli economisti e le chiacchiere "da bar" lascieranno i sicuri BTP e compreranno a piene mani. Quello a mio avviso sarà il massimo. e si sa, una volta raggiunta la cima non si può che scendere........

Per ora invece ha ragione, e devo ammettere, tanto di cappello, il rialzista Evangelista, un'altro che in tempi non sospetti si è sbilanciato e che ha compreso perfettamente il trend in atto.

domenica, novembre 19, 2006

Sentiment

Anch'io, come l'amico Buddy, ho i miei indicatori. Buddy ha McDonald, e da qualche giorno SNAI. Io ho alcuni amici. Si, avete capito bene, ci sono alcune persone che conosco, che normalmente non hanno nessun interesse per i mercati, e che si risvegliano solo in certi periodi. Uno mi ha stupito, qualche giorno fa, perchè a cena mi ha chiesto di FIAT. E' una persona intelligentissima, veramente in gamba, ma il suo fiuto per i mercati è = 0. Nel periodo della bolla internet, pochi mesi prima dell'inizio del grande ribasso comprò un fondo comune collegato ai titoli della new economy, nonostante i miei avvertimenti. Poi in seguito con Telecom ai massimi si è comprato Telecom e qualche mese fa con Telecom a 2,2 (minimo storico) voleva venderle. Adesso mi chiede di Fiat. La domanda me l'ha fatta domenica 12. Subito non ci ho fatto caso, ma tre giorni fa un'altro amico, anche lui veramente negato per gli investimenti, anche lui sempre Bot e cct, con l'unica eccezione di un fondo internet acquistato nel 2000 e rivenduto due anni dopo con un calo del 60%, parlando mi cita Fiat.
Poi ieri, dulcis in fundo, anche mio padre, (che non è uno sprovveduto, ma ogni tanto si fa prendere la mano......mi chiama, e mentre io gli dico di comprare obbligazioni o certifates a capitale garantito (c'è ne uno di Unicredit su telecom che non mi sembra male) mi dice "che dici, compriamo un po' di Fiat".

Tre in una settimana; non hanno valore statistico.......ma...........

Una delle mie teorie è la seguente: quando si parla di borsa al bar, quando le massaie al supermercato cominciano a parlare di titoli, quando alcuni amici mi chiedono se non sia il momento di comprare azioni........Be' in quel momento comincio a preoccuparmi. Se poi ci sono i titoloni sui giornali di massa, e addirittura ne parlano alla televisione e i telegiornali, allora potete star sicuri, entro tre/sei mesi crolla tutto, almeno un -10/15% degli indici è assicurato.
Ma prima ci può essere l'ultima cavalcata, l'ultimo strappo all'insù, quello che serve per intrappolare il popolo bue. Un'altro segnale sono le IPO tipo Potrone FRAU che guadagnano il 35% in un giorno! Vi ricordate il primo giorno di ammissione di Tiscali, o di I.Net o di Tecnodiffusione (ora fallita). I fondi di Private Equity che scaricavano al popolino dei piccoli risparmiatori valanghe di titoli (il fondo di Elserino Piol vendette tutte le sue Tiscali con un gain pazzesco, mentre tutti i padri di famiglia compravano.
All'appello dei miei indicatori personali manca solo Debenedetti, se anche lui quota una scatola vuota, o fa qualche intrallazzo..........scappate..........il tempo sta per scadere. Soprattutto scappate se siete cassettisti, se non mettete stop loss, se siete dei traders intraday invece preparatevi a vedere tanta bella volatilità......balzi in sù, in giù.........insomma non ci sarà da annoiarsi.

giovedì, novembre 16, 2006

10.000

Non è una soglia tecnica......sono le pagine viste di questo blog da quando (26/6/2006) ho inserito il contatore. Il primo ad esserne sorpreso sono io. Grazie a tutti gli amici, grazie a chi fa commenti, grazie al mondo dei bloggers che stanno cambiando la comunicazione multimediale.

mercoledì, novembre 15, 2006

Mercati

I miei quattro amici lettori, si saranno stupiti della mancanza di post sui mercati. Infatti non ho parlato di borsa ne di singoli titoli negli ultimi giorni. Il motivo è semplice: il mio feeling con i mercati è nullo in questo periodo, e quindi è meglio tacere che dare pessime indicazioni.
Inoltre ritengo i mercati sopravalutati, ma so che in borsa vale la stessa regola della metereologia: e come per il tempo la regola è la "persistenza dei fenomeni", vale a dire che quando piove continua a piovere per 3 mesi, quando è bello contina ad essere sereno. Così sono i trend di borsa. E questo è sicuramente un trend notevolissimo. Poi bisognerà vedere se arriverà qualche temporale, e se i temporali saranno sufficientemente forti da realizzare un cambiamento strutturale del tempo e porteranno l'autunno o l'inverno. Per ora sui mercati non si sono visti non solo i temporali, ma nemmeno qualche acquazzone, solo lievissime pioggerelline "di calore" di quelle che in estate non fanno che aumentare l'umidità senza far scendere la temperatura.
Qundi?..........rimaniamo in attesa!

martedì, novembre 14, 2006

Fate qualcosa di sinistra!

Ieri l'imprenditore ha scritto un articolo su una delle tante nuove idee che il governo sforna tutti i giorni, in particolare sulla possibilità di assumere i ricercatori a tempo indeterminato. Premesso che sulla singola questione non sono contrario in assoluto, mi è venuto questo commento relativo al modo con cui, ogni giorno, la sinistra interpreta il governo del paese....... ehehehehe........siamo tornati al 68...."la fantasia al potere". Ecco il post nato come commento con il quale suggerisco alla sinistra qualche nuova iniziative e le modalita con cui realizzarle:

Si, si! Fate qualcosa di sinistra......vi do qualche idea:
1) Salario garantito a tutti i cittadini.
2) se il punto 1 vi pare poco....salario garantito a tutti i residenti, anche extracomunitari!
3) acc......mi dicono che Bertinotti ha brontolato. E' vero ho lasciato fuori gli extracomunitari senza documenti.....qundi mi correggo salario a tutti i presenti sul suolo italiano.
4) Moretti dice che ancora non è abbastanza di sinistra........vuole il salario minimo garantito per tutti gli extracomunitari delle regioni mediterranee. Va bene acconsentito.
5) Acc..... D'Alema, che questa volta non vuole essere scavalcato a sinistra da Moreetti (Nanni) si ricorda della passeggiata a Beirut con il ministro Esbollah e propone di risolvere la questione palestinese garantendo il salario minimo a tutti i palestinesi.
Prodi acconsente!
Padoa Schioppa chiama Luca Cordero e gli spiega che non fa che fare gli interessi degli industriali, pardon della Fiat, che così venderà più automobiline a tutti questi nuovi consumatori. Luca Cordero acconsente, ma chiede in cambio l'esenzione fiscale fino al 2050 per tutte le Fiat immatricolate in Palestina.
Anche Epifani acconsente a patto che si vada tutti in pensione a 54 anni.L'accordo è fatto, Prodi felice comunica al mondo che finalmente gli italiani stanno riguardando verso il futuro. Gli italiani? ............ahhhh dimenticavo......nel frattempo sono tutti impazziti, quindi il loro parere non conta......i pazzi, si sa, vanno fatti interdire!
13/11/06 14:59

domenica, novembre 12, 2006

Ramps ovunque, metafora di un paese che vuole rallentare

Gli inglesi chiamano ramps quei piccoli dossi che attraversano le strade in vicinanza di scuole ed ospedali, con lo scopo di rallentare il traffico. In Italia stanno proliferando in maniera eccezionale, in Emilia poi ci sono alcune città dove sono più le strade con ramps che quelle senza. Tutti vogliono la loro ramps, non più solo davanti a scuole ed ospedali, ma dappertutto, anche in strade cortissime, dove per raggiungere i cinquanta bisogna far scoppiare il motore in improbabili accelerazioni, ma non contenti stanno costruendo ramps vicino alle curve (dove comunque uno deve rallentare) e addirittura a pochi metri dalle rotonde (che a loro volta servono a rallentare il traffico negli incroci) ma non contenti si sono messi a costruire ramps sotto i semafori. Così si è sempre fermi, il traffico cittadino è completamente bloccato, i tempi di percorrenza salgono, l'inquinamento anche e gli incidenti non diminuiscono, anzi (qualche tempo fa un giovane di notte ha preso uno di questi "rallentatori" appena installato, è decollato e si è schiantato contro la casa vicina.....morto! Ma tutti, amministratori e cittadini (soprattutto pensionati) le vogliono.

E' la metafora dell'Italia e della sua economia, dove nessuno vuole correre, nessuno rischiare e anche a quei pochi che ci provano, si mettono continuamente bastoni tra le ruote, e montagne di "rallentatori" burocratici. Tanto i nostri pensionati pensano che le pensioni glele paga la provvidenza, i nostri statali pensano di essere loro a creare ricchezza, qualcuno a sinistra pensa addirittura che la ricchezza nasca sotto i cavoli, e che loro devono solo star li a redistribuirla. In tutto questo clima chi corre, chi combatte, chi rischia è visto come un pericolo pubblico, da limitare, bloccare rallentare, così come le ramps devono ridurre a 10 Km/h quei pazzi scatenati che tentano ancora di raggiungere i 50 all'ora.

mercoledì, novembre 08, 2006

Il vecchio Prodi avrebbe sottoscritto.

L'imprenditore ha scritto un articolo http://limprenditore.blogspot.com/ interessantissimo intitolato Marginali, e visto la lunghezza (per lui inusuale) anche molto "sentito".
Sono sicuro che il "vecchio" Prodi, quello che faceva il ministro dell'industria e il prof. universitario a Bologna, avrebbe sottoscritto quanto detto dall'imprenditore. Io l'ho sentito parlare più volte in varie occasioni e lo ricordo bene.
Oggi, non è cambiato il mondo, anzi, è cambiato Prodi, che pur di mantenere la sedia rinnega ogni giorno le sue idee, la sua storia, e spesso ahimè sotterra anche la sua intelligenza, per cavalcare una sinistra che ormai non vive nella realtà.
E l'opera di distruzione sistematica della sua dignità non si ferma all'economia. Quando era Presidente della UE non ha avuto il coraggio di dire nulla sulla costituzione europea che rinnegava il richiamo ai valori cattolici e ogni giorno evita accuratamente di intervenire su temi economici, culturali, sociali che una volta lo vedevano schierato su posizioni opposte a quelle che oggi porta avanti l'Unione.
Che disastro può creare la bramosia di potere e l'ambizione personale! Prodi è sempre più uguale ad Andreotti, l'Andreotti ultima maniera, quello del deficit pubblico illimitato, quello dei compromessi con tutti, quello che ha creato le nuove provincie, quello che si è inventato un sistema per aumentare di 1/3 le assunzioni dei maestri elementari, tanto si stampava denaro. Ma Prodi è peggio di Andreotti, perchè non ha nemmeno un obiettivo politico/culturale, è solo una melassa indistinta finalizzata a durare.

martedì, novembre 07, 2006

Mercati......toro con il turbo!

Devo ammettere che in questo periodo il mio feeling con i mercati è zero, anzi, che dico, sotto zero! Io sono pessimista, ma sale tutto, e come sempre i mercati hanno sempre ragione. A questo punto me ne sto a guardare ( anche perchè entrare long adesso mi sembra una follia). Domani e mercoledì dovrebbero essere giornate cruciali.......ma non dico più nulla, il trend rialzista è talmente solido che sembra altrettanto folle andarci contro. Sto come un orsetto in letargo, le funzioni vitali al minimo, e solo un orecchio e un occhio mezzi aperti.

domenica, novembre 05, 2006

Il declino italiano

"Dalla metà degli anni 90 la stentatissima crescita italiana sintetizza difficoltà quali l'economia italiana del dopoguerra non aveva mai palesato con tale intensità, tanto da evocare l'immagine di un declino di portata storica"........."vi si associano la contrazione della presenza italiana sui mercati mondiali dei beni, il rallentamento della produttività del lavoro, della produttività totale dei fattori, tutti fenomeni macroeconomici rilevanti sia rispetto alle precedenti fasi di sviluppo, sia nel confronto con i maggiori paesi europei"

Questa affermazione non è mia, ma è di Marco Magnani, uno dei dirigenti dell'ufficio studi della Banca d'Italia, e appare sull'ultimo numero della rivista Aspenia. Nell'articolo tali affermazioni sono supportate con una serie di tabelle e grafici che rendono evidente, e aggiungo impressionante la dimensione del declino italiano. E' impossibile inserire qui i grafici e le tabelle, per cui rimando alla rivista dell'Aspen Institute Italiano, riporto solo un dato "Quota dei beni esportati sul commercio mondiale"
Considerando l'indice pari a 100 (uguale per ciascun paese) nel 1995,
la situazione nel 2005 vedeva:
Germania 114
Francia 87
USA 80
Italia 58

I dati sono impressionanti, e rilevano un rallentamento generale imponente. Credo che il nostro amato paese dovrà veramente inventarsi qualcosa di importante per poter sperare in una nuova stagione di sviluppo.