finanza e politica

martedì, ottobre 31, 2006

Perchè il mondo pubblico affonderà l'Italia e L'Europa.

In questi ultimi giorni sono stato molto impegnato. Ho dovuto lavorare contemporaneamente a due progetti, . Un progetto è in fase di avvio, l'altro si trova al 15% di realizzazione. Entrambi hanno in comune la tipologia del finanziamento. In gran parte pubblico. E' incredibile la quantità di documentazione necessaria per presentare i progetti, e poi per ottenerne l'avvio e in seguito per rendicontarne le spese. Incerdibile la mole di lavoro, (gg uomo) necessarie per riempire le carte, reperire documenti da allegare, tabelle e rapporti da compilare. Ma la cosa assolutamente più incredibile è il disinteresse quasi completo per il prodotto. Mi spiego meglio: nessuno controlla che con il finanziamento concesso si realizzi veramente quanto dichiarato; al contrario tutte le carte, le ricevute, i rapporti e le certificazioni devono essere perfette, firmate e controfirmate, e guai se saltate un passaggio, o se manca un timbro. In compenso se la strada da realizzare non ha gli scoli per l'acqua, il convegno finanziato per 1000 persone è realizzato per 50, il corso finanziato coinvolge docenti di scarsa qualità etc....etc....Be' quello non importa. Nessuno lo controlla. Mi è capitato di vedere progetti dove non è stato fatto materialmente nulla finanziati e rendicontati completamente. (attenzione questo non accade solo in Italia) Sono stato testimone a Londra della chiusura di un progetto finanziatato da Bruxelles dove gli Inglesi avevano realizzato il 30% degli obiettivi dichiarati, ma le carte erano in regola, il convegno finale ha visto la partecipazione del ministro del lavoro inglese, di quello svedese e del sottosegretario italiano, e il piano di comunicazione era stato impeccabile. Povera Europa.
Se una società ottiene una commessa da un'azienda privata.........questa società dovrà fare a regola d'arte ciò per cui è pagata e verrà controllata e pagata dal committente per i risultati raggiunti. La parte contabile in genere non prenderà che i pochi minuti necessari a compilare e a spedire una fattura. Nel mondo pubblico è tutto il contrario, stuoli di controllori vi chiederanno camionate di documenti, perizie, contabili bancarie che dimostrino che avete pagato fornitori e dipendenti, autocertificazioni, tabelle informatizzate plurilingue compilate in ogni sua parte.......poi se dopo tutto non fate nulla di ciò per cui siete pagati......be' questo è un dettaglio.
E allora andiamo tutti alleggramente verso il fosso......bah, che dico fosso, andiamo tutti verso il baratro, mettiamo più tasse, poi aumentiamo gli esattori, e i controllori, poi giriamone una parte a Bruxelles dove stuoli di teste d'uovo penseranno a creare bandi sempre più innovativi, poi tanti progettisti risponderanno ai bandi, gruppi di valutatori analizzeranno montagne di carte, ammetteranno a finanziamento qualche progetto astruso, al quale chiederanno un'altra vagonata di carte e dichiarazioni iniziali, intermedie e finali. Vi chiederanno come avete speso quei soldi. Se li avete spesi secondo le procedure sarete rimborsati totalmente, dopo che un'altro esercito di controllori avrà verificato tutte le carte. Se poi avete oprato correttamente e realizzato ciò per cui siete stati finanziati o se non avete fatto nulla, be' questo dipende solo dalla vostra etica e dal tempo che vi è rimasto dopo che avete letto, compilato e sottoscritto una galassia di cartaccia improduttiva.
Tutto questo porterà l'Italia e l'Europa lontano dai cittadini e fuori dalle economie del futuro. Provare per credere.

venerdì, ottobre 27, 2006

Fiat vista da Mediobanca.....interessante!

Ecco il report uscito oggi sulla Reuter.......molto interessante.

"Fiat, Mediobanca mette rating un revisione MILANO (MF-DJ)--Guadagni confermati nel pomeriggio da Fiat. Alla luce di un trimestre positivo, ma lontano dall''essere eccitante, Mediobanca ha deciso di mettere in revisione la raccomandazione (era outperform).Poiche'' gli analisti non hanno apportato modifiche significative alle stime, la somma delle parti si traduce ancora in un fair value di 14,4 euro. Il recente rally del titolo e'' stato frutto principalmente di forti aspettative sui target 2007/2010, che saranno notificati nell''appuntamento di Balocco dell''8/9 novembre. Poiche'' Mediobanca ritiene che al momento il gruppo non sia nella posizione di fornire obiettivi estremamente aggressivi per i prossimi anni, non e'' escluso che il titolo possa risultare sotto pressione dopo l''evento di Balocco. Fiat +1,25% a 13,78 euro. 14:54-27/10 "

Novembre cupo

Ho rubato il titolo al post di "Buddy" http://www.trafficantevolpino.blogspot.com/
per il semplice motivo che la penso esattamente come lui. Per questo non mi dilungo e vi rimando direttamente al suo articolo, che interpreta benissimo anche il mio pensiero.

Aggiungo soltanto un particolare, o meglio una domanda........ come fanno le borse a salire con una frenata del PIL USA come quella comunicata oggi? E' il peggior PIL (+ 1.6% contro un pil atteso di +2.1%) degli ultimi anni, e questo nonostante il calo del petrolio, e lo stop nei rialze dei tassi.

La risposta la prossima settimana. Io intanto ho comprato una put su Fiat per novembre out of the money e ho liquidato l'ultima call su Telecom Italia (dicembre) che mi era rimasta in portafoglio.

lunedì, ottobre 23, 2006

La correzione?.......come l'estate di Bruxelles

Avevo chiesto ad un mio amico che abitava in Belgio come era andata l'estate. E lui mi ha risposto con una battuta ricorrente: "l'estate a Bruxelles? si, l'abbiamo avuta anche quest'anno.....è venuta un mercoledì".
Ecco, lo stesso si può dire per la correzione a piazza affari, così piccola e insignificante come l'estate di Bruxelles.
Tutti puntano verso Nord.......e il rialzo è continuo.
In questi giorni ho sofferto molto, perchè il mio "animal spirit" era orientato al ribasso, ed è molto difficile assecondare il mercato quando non si è convinti dei fondamentali di fondo.
Ma è anche pericoloso aspettare un evento (il grande ribasso) che non arriva.

Un pensiero finale per Google: anche qui sul breve ho sbagliato, bisogna ammetterlo. Google è uscita con una trimestrale impressionate, battendo in positivo tutte le stime. Ed è proprio Google che mi fa pensare, infatti i suoi ricavi sono al 98% derivati dalla pubblicità. Di solito in caso di rallentamento economico la spesa in pubblicità diminuisce. Invece Google corre, sia perchè l'azienda è in trend, sia perchè internet cresce, ma probailmente anche perchè negli USA ancora non ci sono segnali fortissimi di rallentamento. Ergo, anche se sono straconvinto che i mercati e la stessa Google siano soppravvalutati, per ora volano anche in spregio alle leggi di gravità. Quindi, visto che sui mercati la regola nel 95% dei casi è l'eccesso (e non l'equilibrio) continuiamo a correre verso nord, con attenzione e prudenza ma verso il rialzo.

martedì, ottobre 17, 2006

La correzione è arrivata

Ora bisogna vedere quanto sarà profonda. I dati macroeconomici sono discordanti: l'aumento dell'inflazione core porta un aumento dei tassi. I problemi di Intel prefigurano un rallentamento dell'economia ecc ecc..... Io sono tornato short.
Chi la dura la vince.

Flat

Sono fermo, immobile, osservo i mercati e aspetto. Ho fatto vendere tutto anche a mio padre, mio fratello, e perfino ai miei amici, che già cominciano a rimproverarmi.........."sei troppo prudente.......dicono". Poi leggo l'articolo di Buddy "Animal spirit" http://www.trafficantevolpino.blogspot.com/ e penso che ad essere prudenti siamo almeno in due......(mal comune mezzo gaudio.....ehehehe non è vero!). So che per esperienza le borse possono anche sfidare le leggi di gravità.....tantè io continuo a pensarla come Buffet......e aspetto.

domenica, ottobre 15, 2006

Visco....delirio di onnipotenza!

Visco ha deciso di andare alle crociate. Ha elaborato un decalogo in 55 punti che se verrà applicato (almeno secondo lui) azzererà l'evasione fiscale in 5 anni in Italia.
Tra le varie misure c'è anche, di fatto l'eliminazione della moneta come mezzo di pagamento. Ma invito tutti a leggere i 55 punti elaborati da Visco http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2006/10_Ottobre/14/piano_visco.shtml
Leggeteli bene, e fateli leggere ad amici e conoscenti, diffondeteli ovunque tra gli italiani, che li leggano in maniera integrale.......e poi giudicate. Sono convinto che se gli italiani capiranno ciò che Visco sta tentando di fare, vi sarà una tal rivolta popolare da spazzare via tutti questi assurdi politicanti. In caso contrario i più furbi e i più ricchi scapperanno all'estero e l'italia si avvierà ad essere un paese senza imprenditori, senza commercianti, senza iniziativa, pieno solo di inutili funzionari pubblici pronti a vessare chi affitta un appartamento, chi paga in contanti con 150 euro, ..............chi oserà fare qualsiasi cosa! Visco è di un integralismo antiliberale e anti imprenditoriale senza precedenti, capace di vedere solo tanti bei lavoratori dipendenti, magari pubblici, mentre per tutti gli altri cittadini ci sarà la presunzione di colpevolezza e l'inversione dell'onere della prova.
Amici blogger fate leggere a tutti i 55 punti. Il grande fratello è arrivato tra noi! Nulla può essere nascosto allo stato, che unico e insindacabilmente buono e giusto provvederà a controllare ogni cosa di noi cittadini. Così passeremo il tempo a rienpire carte, compilare modelli, pagare stuoli di commercialisti che a loro volta dovranno raddoppiare, triplicare gli impiegati per riempire a loro volte moduli e schede informatizzate. Poi naturalmente serviranno tanti, tantissimi controllori pubblici per controllare questi ladri di italiani, consigliati da questi ladri di commercialisti.
Amici.........mandiamolo a casa prima che distrugga l'Italia. Qui non è in gioco il pagamento di 1, 2 o 4 punti % di tasse. Qui è in gioco la sopravvivenza del sistema economico, la voglia di lavora, rischiare, fare impresa. Leggete i 55 punti (che poi a regime verranno tradotti in migliaia di pagine di norme e regolamenti) e poi ditemi se sono io il pazzo.

giovedì, ottobre 12, 2006

Ho perso la dentiera!

Quando ci vuole, ci vuole! Lo ammetto, mi sono sbagliato! Come avviene per chi non vende consigli, ma investe in proprio, ho pagato salato i mio errore. Stasera ho chiuso tutte le operazioni short in essere. Basta, non volevo più vedere il rosso del loss sulla piattaforma di trading. (a dire il vero ho ancora un'option call su telecom per dicembre strike 2.5 aperta questa estate, ma quella è con un'altro broker e non la vedo sulla piattaforma)

Analiziamo il mio errore..........come al solito è la mia dannatissima volontà di anticipare i mercati. Sono un contrarian, e questo mi ha fatto guadagnare anche molto bene, perchè operando con cw e option e anticipando si può guadagnare moltissimo, ma...........se non si centra il timing sono dolori. In questo caso il timing non l'ho centrato, settembre e le prime 2 settimane di ottobre non sono state un disastro, anzi, sono state eccezionali per chi era long. Capita!

E adesso..........starò fermo per qualche giorno, pronto a diventare un trend follower.
In ogni caso, a costo di ripetermi, rimango dell'opinione che il mercato sia pericoloso anche per chi va long;tutti questi rumors, e questi titoli che da un momento all'altro scattano del 4/5 % mi ricordano sempre più gli ultimi mesi del 2000. Certo che propro quella esperienza avrebbe dovuto ricordarmi che il mercato vive sempre di eccessi, e che l'equilibrio non è lo stato normale, anzi.
In ogni caso questo è un blog, e mi andava di raccontarvi anche il mio stato d'animo e i miei errori.

Igtrader

Ho aggiunto l'amico IGtrader ai links. Benvenuto.

mercoledì, ottobre 11, 2006

Telecom

Nom è che stanno scalando Telecom? I volumi sono imponenti.
Lancio il quesito agli amici blogger. L'altra possibilità è che Tronchetti cerchi di innalzare il prezzo per la vendita, ma mi sembra improbabile, sono mesi che Tronchetti cerca di alzare il valore di mercato di Telecom, senza riuscirci.
Cosa ne dicono i miei "quattro" lettori?

martedì, ottobre 10, 2006

Short ??

Finora mi sono sbagliato. Inutile negarlo, il mercato è salito imperterterrito verso i nuovi massimi. Google addirittura ha sovraperformato ritornando vicino ai suoi massimi di sempre. C'è qualche analista americano che già prevede Google a 500 $.
Che fare adesso? Io continuo a mantenere una view debole, e mi aspetto un bello storno. Mi sembra molto pericoloso mettersi fortemente al rialzo. Al massimo, come ho detto più volte utilizzare derivati (CW od option) in maniera tale che se arriva una forte onda di ribasso, il capitale sia salvo. Poi vedremo......

venerdì, ottobre 06, 2006

Prodi: la "politica industriale" e la finanziaria di Montezemolo e Merloni ma senza speranza per il futuro dei giovani italiani

Uno statista non si giudica per il tempo che dura al governo, ma per gli obiettivi che riesce ad indicare al suo stato e che poi contribuisce a raggiungere. Kohl ha riunito la Germania in pochi mesi, De Gasperi costruendo la CEE ha radicato l'Italia all'occidente e ne ha garantito lo sviluppo. Qual'è l'obiettivo di Prodi e di questo Governo? Sopravvivere, sopravvivere, sopravvivere. E in questo contesto l'immagine di Prodi è quella di una boa disancorata, galleggia, facendosi portare dalle correnti, senza direzione. Prodi in campagna elettorale aveva garantito nei primi mesi un'azione forte per risvegliare il paese.
Poi........ 5 anni di esenzione al bollo auto, incentivi per la rottamazione dei frigoriferi, provvedimenti per favorire il prepensionamento (tanto richiesto da Fiat e sempre negato dal precedente Governo) e poi? Il nulla.
Il ragionamento di Prodi non fa una grinza, incentivo due importanti industrie nazionali, che a loro volta porteranno vantaggi all'indotto e quindi faranno crescere il PIL. Così la poltrona per un po' e salva. Ma c'è un ma, queste industrie sono mature, sfornano prodotti che ormai fanno in tutto il mondo; Il grado di innovazione su auto ed elettrodomestici è relativo. Non serve essere degli indovini per dire che queste non sono le imprese del domani.
Il futuro è legato alle biotecnologie, alle nanotecnolgie, ai sistemi di produzione di energia rinnovabile. Il futuro è legato alla capacità di trasferire alle imprese di produzione l'innovazione che questi settori di ricerca stanno creando.
Vorrei fare un esempio concreto per far comprendere. Prendiamo Catania, e il grande lavoro fatto dalla STM, chè ha grandi gruppi di ricerca integrati e plurisettoriali. La STM collabora anche con l'Università, vince importanti progetti di ricerca finanziati dalla Ue. A Catania è nato un distretto di imprese che collaborano con stm o che sono subfornitrici. A Catania i giovani laureati siciliani non devono più pensare ad emigrare. Nei laboratori di ricerca si studiano i chip del futuro, ma non si fermano ai chip; sono già stati realizzati prototipi di celle solari per la produzione di energia a basso costo.
Ecco, caro Prodi, quando la finirai di incentivare nuovi frigoriferi e automobiline (che già oggi sono vecchie, vedi Toyota aimè) e comincerai a far nascere 10/20 STM e ne favorirai l'integrazione con il territorio? Allora caro Romano riconoscerò il vecchio Prodi che venti anni fa tra Reggio e Bologna parlava ai giovani di sviluppo, e li spronava a studiare, "perchè (parole tue) per i più bravi e preparati ci sarà sempre posto". Oggi nelle fabbriche di automobiline e frigoriferi c'è spazio per tanti immigrati e pochi ingegneri, pochissimi responsabili marketing, insomma non c'è spazio per il futuro dei nostri figli che le scuole preparano ad essere "colletti bianchi" proprio quelli che la Fiat vuole prepensionare.
Questo farebbe il "vecchio" Prodi, fare politica industrile vuol dire guardare al futuro (di 5/10/15 anni) non ad aumentare il pil per i prossimi tre mesi. Fare politica industriale vuol dire coinvolgere il paese in grandi progetti, dare prospettive ai giovani. Lancia grandi progetti. E se questa maggioranza fatta da professioniti della politica come Mastella, Dilibero, Di Pietro, Fassino....etcc non te lo permette, fai l'ultimo gesto da statista......dimettiti. A fare politica con i balzelli da azzecca garbugli basta un Visco qualunque. Non farti ricordare dalla storia come una boa disancorata trasportata dal vento il cui unico obiettivo è galleggiare.

martedì, ottobre 03, 2006

Diliberto sta a Zener come la "piazza" sta alla cultura

Venerdì, l'amico Zener ha fatto un post analizzando le promesse di Diliberto e confrontandole con le attuali azioni di governo http://zener.blogspot.com/ . Apriti cielo, più di 40 post di commento (Quando noi blogger finanziari raggiungiamo a malapena i 2/3). Mi è venuto voglia di analizzare cosa è successo ed ho scritto questo post:

Ho letto tutti i 43 post....interessante, soprattutto da un punto di vista sociologico. Sommariamente ci sono due grandi tipologie: quelli che argomentano le loro idee cercando di spiegare in termini economici il perchè sono favorevoli o contrari, e quelli che insultano, inveiscono, ma senza spiegare perchè o tirando fuori cose che con la finanziaria c'entrano come i cavoli a merenda (ad esempio il lungo post su bolzano che centra con la finanziaria di Prodi!?)

Quello che voglio dire è semplice: ci sono luoghi dove dialogare, criticare, spiegare o sostenere, e luoghi dove urlare e inveire. I blog appartengono alla prima categoria. Sono uno strumento di democrazia perchè permettono di creare idee, correnti di pensiero al di là ed a volte contro la comunicazione dei media dominanti. Per la seconda ci sono le piazze e certe televisioni dove non si può esprimere un concetto della durata superiore ai 30 secondi. In questi luoghi si usano solo slogan preconfezionati, spesso elaborati da burattinai abilissimi e invisibili, che fanno leva sulla mancanza di cultura o semplicemente sulla poca voglia di molti ad approfondire. E' così che abili comunicatori canalizzano il malcontento (a volte legittimo di parti importanti della società). Io invito chi urla, inveisce e rivolge epiteti ingiuriosi ad approfondire (esattamente come fa Zener con i bilanci) e poi dissentire, criticare, anche protestare. Ma, ad esempio, chi definisce Tremonti un cretino è quantomeno disinformato, si può essere in disaccordo con Tremonti, questo si, ma andatevi a leggere i suoi testi, i suoi articoli, o la rivista "Aspenia" da lui promossa e su cui scrivono intellettuali di destra e sinistra (se ancora ha senso questa divisione) e poi criticate, spiegate le vostre ragioni, cercate di convincere che la politica di Tremonti non è corretta.
Gli slogan fine a se stessi sono frutto di una cultura televisiva di massa, che è molto più vicina alle reti Rai e Mediaset (e qundi in parte Berlusconiana). Viva i blogger, viva gli approfondimenti di Zener.